Malato, non drogato l’autista di Acerra: «Iazzetta sotto l’effetto di antidolorifici»

Malato, non drogato l’autista di Acerra: «Iazzetta sotto l’effetto di antidolorifici»
di Marco Di Caterino
Sabato 22 Agosto 2015, 09:17 - Ultimo agg. 09:21
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Casalnuovo. «Il mio assistito non è un drogato. La positività al narco test ha una spiegazione che non dipende dall’aver fumato o assunto sostanze stupefacenti. Raffaele Iazzetta è da tempo costretto a prendere un farmaco per un dolore serio alla schiena. Un medicinale composto da antinfiammatori e codeina, quest’ultimo un oppiaceo le cui tracce sono state rilevate dal test che ha fatto passare il mio assistito come un drogato alla guida».



Una precisazione, quella dell’avvocato Matteo Mion, che sarà sottoposta al pubblico ministero della procura di Nola, titolare dell’inchiesta sul gravissimo incidente di ferragosto a Gaudello di Acerra dove hanno perso la vita Antonella Renga, 44 anni, moglie di Raffale Iazzetta, e Raffaella Ciardiello, 64 anni, suocera dell’uomo.



Nel terribile schianto sono rimaste gravemente ferite le figlie di Raffaele Iazzetta. Due ragazzine di dodici e otto anni, che dopo sei giorni dal terribile schianto, sono ancora ricoverate nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, tenute in uno stato di coma farmacologico e ancora attaccate al respiratore. E anche se per la vicenda dalla positività al narco test c’è questa nuova e molto plausibile spiegazione, resta il fatto che Raffaele Iazzetta, era alla guida dalla Ford Focus, senza patente; mai conseguita.



«Così sembra essere – continua il legale - ho parlato a lungo con il mio assistito, che sembra superfluo sottolineare è un uomo distrutto, rimasto vedovo e con due figlie che combattono contro la morte. Mi ha raccontato che la moglie, quella che guida sempre in famiglia, era stanca per il lungo viaggio da Castelgrande. E il marito si è offerto di guidare, per una decina di minuti, anche perché conosceva quelle strade. Un agire che al momento non sembrava chissà che cosa, e che poi si è trasformata in una immane tragedia, che ha già punito per sempre Raffaele Iazzetta».



L’uomo al momento resta indagato ( posizione che non equivale a colpevolezza) per omicidio colposo, guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e guida senza patente. E in attesa dei risultati delle due autopsie, il rapporto dei rilievi dell’incidente e il riscontro di un secondo narco test, Raffaele Iazzetta aspetterà le decisioni del pm, consumando l’angoscia nella sala d’aspetto della rianimazione del Santobono, sperando e pregando che la morte non si porti via anche le sue bambine.