Maradona al San Carlo, sovrintendente:
«Coi ricavi teatro aperto per i giovani»

Maradona al San Carlo, sovrintendente: «Coi ricavi teatro aperto per i giovani»
Martedì 17 Gennaio 2017, 19:16
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Lettera aperta del soprintendente del San Carlo Rosanna Purchia all'indomani dello show di Alessandro Siani 'Tre volte 10' protagonista Diego Maradona. «Il giorno dopo - scrive Purchia - la vita del San Carlo riprende a pieno ritmo nel segno di Verdi, Beethoven e Ravel, ma sento di esprimere grazie innanzitutto ai napoletani e poi, ovviamente, a Maradona e Alessandro Siani, che ha ideato il progetto, ed è riuscito in un'impresa oggettivamente non facile. Quando ho deciso di accettare, sapevo benissimo che si trattava di una scelta molto pericolosa, non per le polemiche, che in genere non mi preoccupano; in questa circostanza mi stava a cuore soprattutto il San Carlo, inteso come bene storico e comune, di immenso e unico valore, del quale ho responsabilità. Sapevo benissimo che un personaggio come Maradona ha un pubblico assolutamente trasversale e questa commistione avrebbe potuto creare dei problemi».

«Uno dei motivi per cui ho accettato questa operazione - spiega Purchia - è perché sono assolutamente convinta, e l'esito di ieri rafforza questa mia convinzione, che la musica e lo sport possano salvare i giovani e il mondo. Ringrazio dunque tutti quelli che si sono espressi a favore, perché mi hanno accompagnato nelle mie notti insonni, ringrazio anche quelli che si sono espressi contro, e invito al San Carlo coloro che, pur pronunciandosi nel confronto, frequentano poco il nostro teatro: il loro apporto ci sarebbe stato d'aiuto e di conforto, e non parlo certo del grande maestro Roberto De Simone, non mi riferisco certo all'ex sovrintendente Francesco Canessa o a Mariella Pandolfi». «Un ultimo accenno alla parte economica - si conclude la lettera - della quale ho sentito tanto parlare, grazie all'evento Maradona e al contributo dato dalla produzione di Siani, attraverso l'Art Bonus, quasi 10.000 ragazzi, che affollano quotidianamente il nostro teatro, nei progetti di alternanza scuola/lavoro e altre iniziative formative, potranno assistere a opera, concerti e balletti e questo, permettetemi, non è poco, questa è infatti la mission del nostro statuto, che nessuno vuole snaturare».
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