Basta plastica in mare, a Napoli
campagna a bordo della nave

Basta plastica in mare, a Napoli campagna a bordo della nave
di Nico Falco
Mercoledì 29 Giugno 2016, 16:23 - Ultimo agg. 21:33
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Ogni anno vengono prodotti 280 milioni di tonnellate di plastica, il 10% di questi finisce in mare. I frammenti più piccoli sono quelli più pericolosi: non vengono filtrati dagli impianti di depurazione diverse specie li scambiano per cibo. La contaminazione è così profonda che tracce sono state trovate perfino nel plancton e da lì, risalendo la catena alimentare, possono finire sulla nostra tavola.

Parte da queste considerazioni la proposta di legge numero 3852, illustrata questa mattina a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, in visita a Napoli per la festa della Marina Militare. La proposta prevede che dal 1 gennaio 2019 non sarà più consentito produrre e mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti microplastiche e si inquadra nelle iniziative della campagna “Mare mostro”, realizzata da Marevivo in collaborazione con la Marina Militare e CoNISMa e partita a bordo del Vespucci. Sulla nave scuola, orgoglio della Marina Militare, visitabile in questi giorni, è stata allestita una mostra divulgativa dal titolo “Mare mostro: un mare di plastica?”.
Secondo i dati di uno studio presentato durante il “World Economic Forum” ogni anno nel mondo vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastica e si stima che si arrivi a 400 nel 2050; uno scenario che porta a una conseguenza tragica: nel 2050 in mare ci saranno più plastiche che pesci.


“Non ci è consentito di restare in panchina a guardare cosa sta capitando al nostro mare”, spiega Rosalba Giugni, presidente e fondatrice di Marevivo, “non dimentichiamo che il mare rappresenta il 71% del Pianeta, produce più dell’80% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe un terzo dell’anidride carbonica, quando è in buona salute. Questa benefica funzione viene esercitata non esclusivamente per le sue acque salate, ma perché il mare è un ‘organismo vitale’, composto da vegetali e animali in un equilibrio dinamico raggiunto in milioni di anni”.
La proposta di legge è anche oggetto di una petizione online che si può sottoscrivere agli indirizzi internet change.org e marevivo.it per accelerare i tempi di approvazione in Parlamento.
 
 

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