Marigliano, scoperto il garage degli orrori: animali macellati senza autorizzazioni

Marigliano, scoperto il garage degli orrori: animali macellati senza autorizzazioni
di Carmen Fusco
Martedì 26 Aprile 2016, 16:14
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Marigliano. Una mucca intera ridotta in bistecche e costolette dentro un garage. In barba alla tracciabilità degli alimenti e ad ogni norma sulla sicurezza degli alimenti. Seghe, coltelli, punteruoli. E grembiuli sporchi di sangue. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel locale si sono trovati di fronte ad una vero e proprio mattatoio. Solo che al posto dei macellai c'erano un meccanico, un operaio ed un pensionato. Tutti e tre denunciati per macellazione abusiva.

Sul tavolo un bovino adulto dalla provenienza sconosciuta e nemmeno uno straccio di autorizzazione per le operazioni effettuate. La macelleria clandestina era stata allestita in un garage che si trova all'interno di una proprietà privata alla periferia di Marigliano. Un ampio podere dove il proprietario allevava, questa volta legalmente, anche altre tre mucche. A mettere la pulce nell'orecchio dei carabinieri della stazione di Marigliano e della compagnia di Castello di Cisterna, coordinati dal capitano Tommaso Angelone, è stata una segnalazione.

Qualcuno li ha avvertiti essendo certo che al chiuso di quel deposito si stesse consumando un pericoloso reato. Qualcuno che evidentemente ha deciso di far interrompere un'attività consolidata sulla quale adesso si continua ad indagare. Le tre persone denunciate non hanno risposto alle domande dei militari sulla provenienza dell'animale, né hanno dato spiegazioni rispetto alla destinazione della carne macellata. Su quali tavole sarebbero finite fettine e bistecche resta al momento un mistero che i carabinieri stanno cercando di svelare. I responsabili, intanto, sono stati segnalati ai sensi del regolamento della comunità europea sulla macellazione mentre il kit del macellaio ed i 300 chili di carne sono stati sottoposti a sequestro. Le indagini però continuano e partono proprio da quel podere alla periferia di Marigliano, dove tra allevamenti e frutteti è stata scoperta l'attività clandestina. Fenomeno inedito in zona, gli uomini dell'Arma stanno cercando di ricostruire possibili contatti con macellerie del territorio interessate all'acquisto di quella carne fuori controllo e dunque potenzialmente pericolosa per la salute dei consumatori.

D'altronde quello della macellazione abusiva resta un business redditizio realizzato da allevatori e commercianti senza scrupoli che non esitano ad introdurre sul mercato carne a rischio. Un affare che vale due miliardi e mezzo di euro. Secondo le statistiche sono centocinquantamila i capi di bestiame che spariscono nel nulla ogni anno. Mucche, maiali ed altri animali da allevamento molti dei quali destinati proprio ad alimentare il mercato clandestino della carne. Interessi economici che si incrociano con gli interessi criminali. Sono spesso, infatti, i clan a gestire il traffico di animali e la macellazione clandestina. Quello di Marigliano sarà sicuramente un caso autonomo, non riconducibile agli affari milionari realizzati da chi effettua la pratica su scala industriale ma resta in ogni caso un episodio inquietante sul quale i carabinieri intendono fare luce ed andare fino in fondo proprio per scongiurare truffe e pericoli sanitari. Saranno intensificati i controlli grazie anche agli strumenti normativi che prevedono pene severe nei confronti di chi intende fare soldi ai danni della salute dei consumatori. Secondo il rapporto zoomafia redatto dalla Lega antivivisezione la macellazione clandestina si sviluppa in quattro forme diverse: organizzata, venatoria, etnica e domestica.

E sarà proprio la macellazione fatta in casa, che è tra l'altro la più diffusa e che viene praticata per attività commerciali alimentate dall'interesse verso prodotti locali non industriali, quella che ieri i carabinieri di Marigliano e Castello di Cisterna avranno interrotto aprendo la porta di quel garage.
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