Mascherine, a Napoli guardia alta: «È meglio tenerle ancora in strada»

Mascherine, a Napoli guardia alta: «È meglio tenerle ancora in strada»
di Gennaro Di Biase
Venerdì 11 Febbraio 2022, 23:56 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 09:07
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I napoletani per ora non mollano la mascherina. Si allentano le misure anti-Covid, con l’obbligo di dispositivi di protezione individuale all’aperto decaduto da ieri in tutta Italia. Ma non in Campania: il governatore Vincenzo De Luca, infatti, ha firmato un’ordinanza che ha prolungato l’uso delle protezioni in strada fino a fine mese. Ma come stanno le cose in città? «Così come c’è voluto tempo per abituarsi a indossarla - spiegano in tanti - Ce ne vorrà altro per smettere di portarla». La mascherina è diventata per molti un oggetto familiare, quasi un accessorio da abbigliamento, in questi lunghi anni di pandemia. Non mancano i volti “scoperti”, ma a oggi in centro, tra piazza Dante e Trieste e Trento, ben più della metà dei passanti portava ffp2 o chirurgica. Numeri non diversi da quelli delle ultime settimane. E, anche se i volti “scoperti” sono destinati ad aumentare nei prossimi giorni, l’effetto della liberazione dal dpi a Napoli non c’è stato. Almeno per ora. E non solo per via delle restrizioni imposte da Palazzo Santa Lucia. 

Va precisato che, anche secondo le regole imposte dal governo per queste prove di libertà (ieri Palazzo Chigi ha concesso anche la riapertura delle discoteche, accessibili con Green pass), l’obbligo di dpi rimane valido nelle situazioni di assembramento all’aria aperta (come resta in tutti i luoghi al chiuso). Le prove di normalità, in ogni caso, non riguardano però Napoli e la Campania. Come recita l’ordinanza di De Luca, «l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta obbligatorio, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato - ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento - nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, e nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli, navi». 

Chi non indossa la mascherina, ovviamente, è restio a parlare (vista l’ordinanza in vigore e la potenziale multa).

Ma i tanti che non se ne separano hanno posizioni simili. «Il punto è che ci hanno fatto abituare alla mascherina - osserva Chiara Maritato - E al momento ci si sente per così dire nudi a farne a meno». «Credo che sia ancora giusto indossare la mascherina - dice Gaia Manco - Tanti non la portano nonostante l’obbligo. Il liberi tutti sarebbe pericoloso. Purtroppo le città sono luoghi vissuti, e bisogna proteggersi». «Anche nei mesi scorsi era stato così - aggiunge Daniela Ciriello - Avevamo tolto le protezioni per un periodo e poi, invece, è tornata necessità di metterle. Non ci casco più: aspetto che il Covid vada via definitivamente prima di rinunciare alla mascherina». La pandemia, insomma, ha cambiato la mentalità di alcuni: «Non mi trovo proprio più a camminare senza dpi - dice Massimo Dominech - per me è un’abitudine, tipo gli occhiali da sole. È una cosa di igiene personale, ormai. Forse non smetterò mai di portarla». «Sono stanco di indossarla - racconta Emanuele Lezzi - Ma farò fatica a toglierla, per la sicurezza mia e di chi mi sta intorno». «Mi piacerebbe sapere che il virus sia scomparso prima di toglierla - osserva Carmen Agostinelli - allora passerebbe la necessità di mascherina. Mi dà fastidio che però nel resto d’Italia possano toglierla e qui no: questo provvedimento ci fa apparire come irresponsabili, e non lo siamo». 

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Sul tema mascherine è intervenuto ieri anche il sindaco Gaetano Manfredi, con parole sostanzialmente in linea con la posizione espressa dall’ordinanza di Palazzo Santa Lucia: «Avere qualche settimana in più le mascherine all’aperto è un atto di prudenza - ha commentato - La Campania si è sempre contraddistinta per avere un atteggiamento prudenziale e questo alla fine ha pagato perché abbiamo avuto un impatto importante della pandemia ma abbiamo retto. Mi auguro che, come sta avvenendo, la pandemia scemi rapidamente. Ciò che è importante è che tra qualche settimana potremo dire che la pandemia si è esaurita e potremo pensare allo sviluppo, alla crescita a un’estate fatta di una nuova socialità mantenendo però sempre la prudenza che ci aiuta a vivere meglio il futuro». 

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