Pino Daniele, i medici legali: «Morto per un decadimento della funzione cardiaca»

Pino Daniele, i medici legali: «Morto per un decadimento della funzione cardiaca»
Sabato 25 Luglio 2015, 14:37 - Ultimo agg. 26 Luglio, 11:00
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Pino Daniele è morto per un decadimento della funzione cardiaca. Lo hanno stabilito i medici legali incaricati dalla procura di Roma di fare luce sul decesso avvenuto il 4 gennaio scorso. Gli esperti hanno anche stabilito che se il cantautore si fosse recato nel più vicino nosocomio di Orbetello non necessariamente si sarebbe salvato.



Le conclusioni dei medici legali Vittorio Fineschi, Giorgio Bolino e Giuseppe Ambrosio sono state depositate oggi al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani ed al pm Marcello Monteleone e sono il risultato dell'autopsia eseguita sul cantautore napoletano e sui reperti, a cominciare dal cuore, prelevati in quella sede.



Secondo i consulenti, il decadimento della funzione cardiaca, ossia la perdita di energia del cuore, ha provocato un edema che è costato la vita a Pino Daniele. Il cantante, malato cronico di cuore, si era sentito male nella sua villa in provincia di Grosseto e, malgrado le sollecitazioni dei suoi familiari, i quali avevano chiamato un'ambulanza, e del suo medico curante, aveva rifiutato di farsi vedere nell'ospedale più vicino e deciso di recarsi in macchina a Roma per farsi controllare dal suo cardiologo di fiducia. Se Pino Daniele avesse optato per l'ospedale di Orbetello - sostengono i consulenti - avrebbe avuto sicuramente più chance di salvarsi, ma non è certo che ce l'avrebbe fatta.



Gli inquirenti, al vaglio dei quali c'é un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, dovranno ora trarre le conclusioni anche alla luce delle deduzioni che saranno fatte dai legali dei familiari di Pino Daniele. Una volta conclusi tutti gli accertamenti, i reperti, cuore compreso, saranno consegnati a questi ultimi.



Fabiola Sciabbarrasi. «Rimaniamo in attesa delle determinazioni che vorrà assumere la Procura della Repubblica di Roma in merito alla eventuale iscrizione o meno di eventuali responsabili nel libro degli indagati»: così Marco Mastracci, avvocato della moglie di Pino Daniele, Fabiola Sciabbarrasi, commenta l'esito della perizia depositata oggi, che conferma che il cantautore è morto «per un decadimento cardiaco» e rivela che non è detto che si sarebbe salvato portandolo nel più vicino ospedale di Orbetello invece che al Sant'Eugenio di Roma.



Gli inquirenti, al vaglio dei quali c'è un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, dovranno ora trarre le conclusioni anche alla luce delle deduzioni che saranno fatte dai legali dei famigliari di Pino Daniele. «Una volta letta attentamente la perizia - conclude Mastracci - faremo le nostre osservazioni ed eventuali istanze».