Tatuatore ucciso per la foto con Lavezzi, il processo è da rifare

Tatuatore ucciso per la foto con Lavezzi, il processo è da rifare
di Leandro Del Gaudio
Martedì 10 Marzo 2015, 18:13 - Ultimo agg. 18 Marzo, 08:21
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​Clamoroso colpo di scena nel corso del processo sull'omicidio del tatuatore Gianluca Cimminiello: poche ore fa, la Corte di Cassazione ha annullato l'ergastolo a carico dell'unico imputato Vincenzo Russo, ritenuto responsabile della morte del giovane artigiano napoletano.

Cinque anni dopo, la svolta è arrivata grazie al lavoro del penalista Giuseppe Ricciulli, sulla scorta di una rilettura di alcune intercettazioni legate alle testimonianze raccolte durante la fase delle indagini. Un caso che si riapre e che riconduce l'attenzione a quanto avvenne cinque anni fa a Casavatore, quando Cimminiello fu ucciso nel corso di una possibile vendetta per storie di gelosia professionale.

Come è noto, Cimminiello aveva postato sul proprio profilo facebook una foto con Lavezzi, ex calciatore del Napoli famoso per i suoi dribbling ma anche per i suoi tatuaggio, sollevando probabili invidie negli ambienti degli esperti di tatuaggi.

Esperto di arti marziali, Cimminiello mise in fuga alcuni aggressori, che si ripresentarono nel suo laboratorio armati di pistola. Si torna in aula a Napoli, per un nuovo processo d'appello.

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