Movida violenta, il prefetto di Napoli:
rafforzeremo le misure di sicurezza

Movida violenta, il prefetto di Napoli: rafforzeremo le misure di sicurezza
Mercoledì 26 Aprile 2017, 15:02 - Ultimo agg. 27 Aprile, 08:47
2 Minuti di Lettura

Saranno rafforzate le misure di sicurezza nei luoghi della movida napoletana. È quanto deciso nel corso della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Carmela Pagano dopo gli episodi di violenza registrati nei giorni scorsi. Altri due giovani, la scorsa notte, sono statI feriti in via Coroglio. È stato stabilito che a partire dal quadrilatero della movida di Chiaia e sul lungomare, dal venerdì alla domenica, saranno attuati servizi congiunti da parte delle forze dell'ordine, dei dei militari impegnati nell'operazione «Strade Sicure» e della polizia municipale. Inoltre proseguiranno da parte del Comune di Napoli le iniziative già avviate intese a creare «sinergia e consenso tra i pubblici esercenti interessati e i comitati di cittadini su un insieme di regole condivise che possano creare responsabilmente condizioni di migliore fruizione degli spazi cittadini, garantendo i diritti di tutti».

«Siamo soddisfatti perché finalmente si da conto di quello che diciamo da tempo rispetto alla necessità di avere più persone per strada per il controllo del territorio». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato le misure. Tra l'altro c'è la previsione di pattuglie a piedi che gireranno sul lungomare e nella zona dei 'barettì di Chiaia. Il sindaco ha evidenziato che «si pone quasi del tutto fine allo stazionamento fisso dei militari in alcune postazioni, provvedimento che - ha ricordato - fu da noi criticato come misura per la prevenzione del crimine. Ora i militari, che ringraziamo per quanto fatto, saranno impiegati nel controllo del territorio insieme alle forze dell'ordine ordinarie». Rispetto al tema della movida, il primo cittadino ha evidenziato il lavoro svolto in questi mesi dall'amministrazione che si è concretizzato con la stipula del Patto di convivenza consapevole con gli operatori economici delle zone interessate dal fenomeno. «Noi - ha concluso il sindaco - riteniamo che i risultati maggiori si ottengono attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti, dagli operatori ai residenti fino all'amministrazione, ma è responsabilità dello Stato prevenire accoltellamenti e sparatorie e individuarne i responsabili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA