Multe, la voragine della riscossione
parte il piano targato Finmeccanica

Multe, la voragine della riscossione parte il piano targato Finmeccanica
di Pierluigi Frattasi
Lunedì 22 Agosto 2016, 09:25 - Ultimo agg. 10:25
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Decine di milioni di euro iscritti a bilancio ogni anno, ma alla fine in cassa entrano solo pochi spiccioli. Le multe restano il «buco nero» del Comune di Napoli. Riscossioni-flop anche nel 2015. A fronte di un accertato di 114,8 milioni di euro per le contravvenzioni al Codice della Strada, Palazzo San Giacomo ne ha introitati appena 18,7. Pesano come un macigno, poi, le multe non incassate per gli anni pregressi: circa mezzo miliardo di euro. Lo scorso anno il Comune è riuscito a recuperare su questa immensa mole di crediti appena 10,8 milioni.
E non va meglio per il 2016. Nel bilancio di previsione appena approvato, il Comune prevede di incassare dalle sanzioni stradali 87 milioni di euro. «A fronte di tale stanziamento di competenza, però precisa il dirigente del Servizio Sanzioni Amministrative in una nota allegata al documento contabile sussite una previsione di cassa di 26 milioni di euro». Soltanto 26 milioni di euro. Insomma, anche quest'anno si prevede di incassare molto meno rispetto ai verbali elevati dai vigili urbani. Soldi che dovrebbero servire a potenziare i servizi pubblici, migliorare la sicurezza stradale e gli equipaggiamenti della Polizia Locale, e che invece, in gran parte, non arriveranno mai nella casse di palazzo San Giacomo.

L'EVASIONE. Le percentuali di riscossione del Comune restano drammaticamente basse e tendono a crollare del tutto negli anni successivi alla notifica del verbale e della cartella esattoriale. I napoletani che pagano la multa a 3 giorni dall'elevazione sono pochissimi. Quasi tutti fanno ricorso, anche se non dovuto, e il Comune è costretto ad iscrivere a ruolo le somme contestate. In pratica, la palla passa, alla fine, nelle mani di Equitalia.
Ma l'amministrazione non sta a guardare. Per ovviare al buco che si creerebbe con i possibili mancati introiti è accantonato in bilancio un fondo-cuscinetto, che quest'anno è di 37 milioni di euro (38,89%). Vigili urbani e avvocatura, poi, sono al lavoro per smaltire l'immensa massa di ricorsi e scovare i furbetti delle buche, mentre gli uffici finanziari provvedono ad incrementare le riscossioni. Da aprile a luglio, ad esempio, sono state rilevate 4 milioni di entrate in più da sanzioni.

L'APPALTO. Non solo. Per mettere a regime il sistema, Palazzo San Giacomo ha avviato una mega-riforma della gestione amministrativa delle multe. Una parte, in precedenza assegnata all'Area Legale della Polizia Locale, è stata affidata al nuovo Servizio Sanzioni Amministrative, all'interno della Direzione Servizi Finanziari. Mentre tutta la gestione delle sanzioni del Codice della strada, dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali è stata appaltata ai privati. Il bando da 9,9 milioni di euro è stato aggiudicato a giugno all'Rti Finmeccanica Spa e Soes Spa, che gestirà attraverso un software avveniristico tutto il sistema: dalla presa in carico dei verbali, all'abbinamento della targa del veicolo al proprietario, dall'imbustamento all'affrancatura, fino alla notifica e all'incasso del bollettino. La società vincitrice fornirà anche agli agenti di Polizia Locale dei palmari ultra-moderni. Una sorta di tablet con fotocamera, in grado, ad esempio, di sapere in tempo reale, semplicemente inquadrando il veicolo, se è in regola o meno con l'RcAuto. In caso di irregolarità, la multa scatta in automatico e viene inviata subito al super-cervellone.
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