Napoli, il dramma in diretta. Le auto in sosta bloccano l’ambulanza, paziente muore

Napoli, il dramma in diretta. Le auto in sosta bloccano l’ambulanza, paziente muore
di Marisa La Penna
Martedì 30 Dicembre 2014, 08:48 - Ultimo agg. 12:40
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Il filmato, rilanciato su Facebook, racconta la disperazione di una moglie che urla, nella notte, in una strada flebilmente illuminata. Chiede aiuto. Bussa ai portoni, implora di spostare le auto lasciate in sosta, perchè possa passare l’ambulanza che dovrà soccorrere suo marito. Momenti di angoscia ripresi da un telefonino e resi noti in tempo reale sul social network. Poi la notizia: quell’uomo non ce l’ha fatta, stroncato presumibilmente da un infarto. Aveva cinquant’anni.



La notizia scatena centinaia di commenti. Interviene chi ha ”assistito” telematicamente alla tragedia. C’è chi critica «quei delinquenti camorristi che lasciano la macchina dove capita», chi racconta esperienze personali. Chi esorta a denunciare all’autorità giudiziaria. Sta di fatto che non si potrà forse mai sapere se il cinquantenne sarebbe comunque morto. Anche con un soccorso più tempestivo: forse l’infarto che lo aveva aggredito era così massivo da non dare scampo allo sventurato, anche se l’ambulanza fosse giunta più rapidamente. In ogni caso l’autolettiga ha impiegato esattamente nove minuti per raggiungere l’abitazione dell’infermo.



Vale a dire un tempo medio per un soccorso in una città come Napoli. Certo, se non ci fossero state le vetture lasciate in doppia fila l’ambulanza - che, beffa del destino, era proprio nelle vicinanze quando è giunta la richiesta di aiuto alla centrale operativa del 118 - sarebbe arrivata in due, forse tre minuti. Di certo, della presenza delle auto viene avvertita dall’ambulanza la centrale, che chiede l’intervento della Polizia municipale. E i vigili arrivano in un attimo per liberare la strada. In strada ci sono decine di residenti che, insieme con la moglie dello sventurato, si sono attivati per cercare i proprietari delle vetture parcheggiate in modo scriteriato. Purtroppo è tardi: il cuore del cinquantenne ha smesso ormai di battere.



Le urla di dolore e di rabbia dei familiari, dei vicini, vengono ripresi da una finestra. E postate su fb. L’equipaggio dell’ambulanza non può fare altro che decretare il decesso e andare via. L’episodio dell’altra sera riapre la questione della sosta selvaggia nei vicoli del centro storico. Ripropone il problema degli ostacoli nei quali si imbattono i mezzi di soccorso quando vengono chiamati per un intervento.