Le mani della cricca sulla Federico II:
indagini sul maxi-appalto del Polo universitario

Le mani della cricca sulla Federico II: indagini sul maxi-appalto del Polo universitario
di ​Leandro Del Gaudio
Lunedì 27 Marzo 2017, 00:04 - Ultimo agg. 12:15
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È la prossima frontiera di appaltopoli, il nuovo orizzonte di una vicenda culminata giorni fa nella retata di colletti bianchi e professori universitari. Si chiama «appalto polo universitario», valore 40 milioni di euro: una serie di interventi per la manutenzione e l’ampliamento di facoltà universitarie a Napoli (tra San Giovanni a Teduccio alla zona del Frullone), in gran parte già finanziati e cantierati.

Stando a quanto emerso finora, alcune opere risultano quanto meno sospette e c’è un elenco di soggetti su cui la Procura di Napoli punta a fare chiarezza: a cominciare da tecnici, responsabili di progetto di tranche di lavori, che hanno avuto contatti con Guglielmo La Regina, l’imprenditore indicato come l’artefice di un sistema fondato sulla corruzione di politici e funzionari della pubblica amministrazione.

Inchiesta terremoto, c’è un doppio snodo in arrivo: la decisione del Riesame sulle 18 gare d’appalto indicate dal gip Federica Colucci, a partire da questa mattina, ma anche possibili verifiche su altri presunti accordi illeciti. Corruzione e turbativa d’asta sono le accuse mosse dal pool coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli (i pm Frongillo, Giordano, Landolfi, Maresca, Sanseverino), in uno scenario che rischia di abbracciare altri insospettabili. Indagine sotto traccia, si lavora su un appalto di 40 milioni di euro. Un maxiappalto, legato al polo universitario di San Giovanni a Teduccio e ad altri interventi realizzati nelle sedi napoletane della Federico II.

Una svolta suggerita da alcune intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche dalla ricostruzione avviata in questi giorni di alcuni passaggi amministrativi. Al lavoro i militari del nucleo di polizia tributaria agli ordini del comandante Giovanni Salerno, la traccia è quella costituita dalle conversazioni tra Guglielmo ed Enrico - leggi La Regina jr e l’imprenditore Martinelli - oltre a Loredana Di Giovanni (grande accusatrice degli ex soci) e l’imprenditore casertano Antonio Bretto (altro indagato in cella). Parlano della gara da 40 milioni, accennano alla possibilità di contattare uno dei responsabili del procedimento, oltre a fare riferimento ad ulteriori gare che dovrebbero essere bandite, come quella di 20 milioni per il restauro della sede di veterinaria in zona Frullone.

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