Napoli, aggiudicate tre gare
per la bonifica dell'arenile di Bagnoli

Napoli, aggiudicate tre gare per la bonifica dell'arenile di Bagnoli
di Gerardo Ausiello
Martedì 25 Ottobre 2016, 08:40
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Alla vigilia del ritorno di Renzi a Napoli, arriva una prima, significativa svolta su Bagnoli. Tre delle sette gare avviate dalla nuova governance (il soggetto attuatore Invitalia con il commissario Salvo Nastasi), relative a siti non sottoposti a sequestro da parte della magistratura, sono state infatti aggiudicate e autorizzate dall'Autorità anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, con la consegna delle aree per i cantieri: sono quelle finalizzate alla rimozione dell'amianto, alla manutenzione della barriera idraulica della colmata e alla bonifica e riqualificazione dell'arenile nord. Per quest'ultimo, in particolare, sono iniziati ieri i lavori che, salvo imprevisti, dovrebbero durare un paio di mesi per una spesa complessiva di 550mila euro.


Punto di partenza dell'intervento sono i rilievi dei tecnici dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che hanno effettuato una specifica indagine, una sorta di mini-piano per le caratterizzazioni (l'insieme delle attività che consentono di determinare i livelli di inquinamento dei terreni). Si tratta di un dossier di sei pagine, in cui vengono descritte nel dettaglio le condizioni dell'arenile nord, bonificato nel 2009. Di proprietà del Demanio come tutti i litorali, è in parte affidato ai privati (lido Fortuna e lido Arenile) e in parte al Comune di Napoli per la stagione estiva. È proprio nel lido comunale che, secondo l'Ispra, si registrano le maggiori criticità: «Nell'area interdetta, posta sulla battigia, a ridosso della scogliera, manca completamente sia il materiale di ripascimento, sia il tessuto-non tessuto (il telo semi-permeabile di separazione tra le sabbie contaminate e quelle di ricoprimento, ndr), sia un tratto di scogliera, mentre in corrispondenza dello scolo delle acque dalla zona docce è stato asportato il materiale di ripascimento per spessori variabili da 20 a 50 centimetri».

Complessa pure la situazione nel lido Arenile dove, presso l'area Nesis, si registra «la completa asportazione della sabbia di ripascimento e del sottostante telo in una fascia di circa 13 metri di larghezza dalla linea di costa con conseguente affioramento di sabbia marina».