Napoli, attraversamenti pericolosi
nella città delle strisce fantasma

Napoli, attraversamenti pericolosi nella città delle strisce fantasma
di Paolo Barbuto
Martedì 23 Agosto 2016, 10:58 - Ultimo agg. 11:02
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Ma quanti segni bianchi ci sono sull'asfalto di Piazza Vittoria? Guardate la foto pubblicata qui sopra e vi renderete conto di un dettaglio: se non siete napoletani, quindi abituati al caos di strisce «vere» e strisce abbandonate, non riuscirete mai a capire come e dove affrontare l'attraversamento.

Guardando questa fotografia ci siamo interrogati sul tema specifico delle strisce pedonali napoletane e abbiamo deciso di andare a guardarle di persona. Osservando i bordi della strada con occhi nuovi abbiamo incrociato sguardi atterriti di turisti incapaci di affrontare l'attraversamento dal porto verso la città; ci siamo imbattuti in sorrisi beffardi di napoletani pronti a rischiare la vita lanciandosi nel viavai impazzito di auto sfreccianti su via Marina o al Rettifilo; siamo stati capaci di scoprire persone in crisi di fronte a incroci con le strisce mezze cancellate «ma si può passare di qui?»; abbiamo preso un po' di parolacce mentre tentavano di superare incroci in cui l'ombra delle «zebre» ricorda che sarebbe consentito il passaggio ma le abitudini degli automobilisti lo negano inevitabilmente.
E durante una intera giornata in giro per la città, dal lungomare alla collina, dalle periferie alle zone «nobili», a caccia di strisce pedonali degne di questo nome, non siamo stati in grado di trovare un solo passaggio in regola.
Prima tappa in direzione del porto, e subito l'impatto duro con le difficoltà dei turisti. Un uomo sulla sedia a rotelle chiede all'accompagnatore di fare in fretta ad attraversare la strada di fronte al Beverello perché il semaforo è tutto nero e le auto non hanno intenzione di fermarsi. Qualche metro più avanti, alle strisce che si trovano in corrispondenza dello scalo delle navi da crociera, c'è un papà atterrito che tiene per mano una fila composta da tre bimbi e mamma in posizione di chiusura: per visitare Napoli devono attraversare in direzione di piazza Municipio, ma spezzare il fiume di auto appare impossibile. Si accodano a un ragazzo napoletano con jeans e zainetto che, senza paura, si lancia «a caso», ma riesce a bloccare le auto.
 

 

Via Marina nasconde i dettagli più simpatici: strisce che si perdono nel nulla all'altezza dei cantieri delle Torri aragonesi, attraversamenti che portano a metà della carreggiata e poi scompaiono.
Svolta verso l'interno in direzione di piazza Garibaldi dove il cantiere in movimento ha disegnato decine di indicazioni stradali: la situazione più paradossale è giusto ai piedi della statua dell'eroe dei due mondi dove, a due metri di distanza, ci sono strisce bianche che si perdono nel vuoto e strisce gialle un po' sbiadite: ognuno passa dove gli pare, così il caos aumenta.

Al Rettifilo invece le strisce sono quasi in regola, solo che gli alberi «nascondono» il segnale del passaggio pedonale, così gli automobilisti non lo vedono e proseguono in velocità anche dove dovrebbero fermarsi.
Nuova incursione nella Napoli turistica: di fronte al teatro San Carlo è quasi impossibile riconoscere le zebre, un po' più avanti, verso piazza Trieste e Trento l'attraversamento risulta un po' nascosto da una curva e le persone sono comunque terrorizzate.

Percorso che si sposta verso la collina. Passaggio al Corso Vittorio Emanuele con un paio di attraversamenti interamente cancellati. Difficoltà più consistenti su via Tasso: all'incrocio con il Corso le auto che vengono dall'alto si presentano dopo una curva e i pedoni non vengono visti. Lungo l'intero percorso di via Tasso le strisce sono quasi completamente cancellate e la gente attraversa un po' a caso, sperando nella fortuna.

È al Vomero, però, che scopriamo i pezzi più pregiati di questa orribile raccolta. In via Santo Stefano per disegnare le strisce blu il Comune ha «accorciato» la lunghezza delle prime due strisce di attraversamento che, così, sono diventate illegali rispetto al codice della strada. All'incrocio fra via Cimarosa e via Luca Giordano, invece, c'è un vero record: quattro attraversamenti, nessuna striscia interamente visibile. Clamoroso.

Pure a Posillipo gli attraversamenti sono singolari.
il migliore a via Petrarca, all'altezza del Parco Sereno: lavori di rifacimento stradale hanno cancellato la metà delle strisce. Da un lato è vietato attraversare, dall'altro se passi ti fermi in mezzo alla strada ma almeno c'è un'auto in sosta vietata che ti protegge. Niente male...

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