È stato trovato mentre galleggiava con la testa rivolta verso l’acqua, privo di documenti. Non si conosce ancora l’identità del cadavere rinvenuto nella mattinata di ieri nel porto di Napoli, in zona calata Marinella.
L’allarme è partito da un cittadino, che ha avvisato i Vigili del Fuoco dopo aver notato quello che sembrava un essere umano, dalla pelle scura e dall’apparente età di una cinquantina d’anni, nello specchio d’acqua antistante il molo. L’operazione, gestita dagli uomini della Guardia Costiera, è scattata intorno alle dieci. Sul posto, oltre al personale della Capitaneria di Porto, gli agenti della Polizia di Frontiera. Poco dopo è intervenuto anche un mezzo del 118; il medico a bordo non ha potuto far altro che constatare il decesso. Una volta recuperato il corpo, gli uomini della Capitaneria hanno appurato che si trattava di un uomo più giovane di quanto era inizialmente apparso, e dalla pelle chiara. Un ragazzo dall’età compresa tra i 30 e i 35 anni, con la barba, il volto tumefatto e una ferita alla testa. Le indagini, attualmente in corso, sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.
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