Napoli. Canoni d'oro per le sedi degli uffici e il palazzo di proprietà è nel degrado | Foto

Napoli. Canoni d'oro per le sedi degli uffici e il palazzo di proprietà è nel degrado | Foto
di Paolo Barbuto
Sabato 13 Febbraio 2016, 08:39 - Ultimo agg. 09:58
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Il centro polifunzionale di Piscinola oggi è semplicemente un mostro di cemento in totale degrado, cadente, bruciato da un incendio di qualche anno fa, violentato dai ladri che hanno strappato via perfino le tubature dai muri. Quel centro è di proprietà del Comune, che non riesce a rimetterlo in sesto e nemmeno a metterlo a frutto. Potrebbe portare in cassa, secondo i documenti ufficiali, oltre mezzo milione se venisse ceduto in fitto.Oppure potrebbe essere utilizzato per fare spazio alle decine e decine di uffici pubblici e di sedi del Comune per le quali ogni anno tutti noi cittadini paghiamo un po' più di cinque milioni. Insomma, le strade da percorrere potrebbero essere due: rimetterlo in sesto e fittarlo, in modo da portare denaro in cassa, oppure utilizzarlo per esigenze interne, evitando di far uscire denaro dalla cassa.
 



In entrambi i casi sarebbe una operazione fruttuosa. Ma il Comune di Napoli, proprietario del gigante di cemento, con un guizzo d'inventiva ha studiato una terza via: lo lascia marcire. Così quell'edificio non fa cassa, non produce risparmio e in più bisognerà accollarsi le spese per una (necessaria) ristrutturazione: chi di noi sarebbe riuscito a pensare una soluzione del genere?Siamo ancora al centro del caso dei fitti. Abbiamo raccontato delle case comunali a Posillipo con vista mare per le quali gli inquilini pagano venti euro al mese, abbiamo parlato delle strutture immense che l'amministrazione prende in fitto per sistemare i propri uffici, che ci costano un occhio della testa. Poi ci siamo resi conto che c'era anche un altro modo per guardare la vicenda: andare a vedere cosa accade negli edifici pubblici che vanno in malora.

Questo di Piscinola è incredibile ma, soprattutto, è gigantesco. Contiene un teatro da duecento posti mai aperto perché inagibile, una piscina olimpionica che non è mai stata riempita d'acqua per motivi sconosciuti alla massa, molti campetti da calcio che sono stati spianati e trasformati in parcheggi per auto e tir, lo spazio per una intera scuola e pure per l'allestimento di set cinematografici come quelli de «La squadra» che in questa struttura ha visto la luce e che qui è finita, travolta anche da un incendio che divorò una parte delle strutture sceniche. Oggi la porzione destinata al cinema è ancora vietata a tutti, protetta da un immenso cancello perché risulta ancora affidata alla produzione. È in corso una battaglia legale ma proprio l'amministrazione ha spiegato che il debito accumulato dal locatore ammonta a circa settecentomila euro. La cifra è stata fornita dall'assessorato al Patrimonio ai ragazzi dell'associazione «Centro Polifunzionale 14B», numero e lettera rappresentano l'indirizzo del luogo. Si sono riuniti in gruppo, sono una quarantina e si battono per la rinascita di questo posto bello e orribile allo stesso tempo. Vivono praticamente dentro la biblioteca che ancora resiste in una stanzetta, hanno ottenuto dal Comune la pulizia della ludoteca, frequentano la palestra che è l'unico altro posto vivo, assieme al teatro piccolo, del centro polifunzionale.

Un paio d'anni fa all'interno della piscina entrò Fabio De Rosa, un giornalista di Radio Kiss Kiss che scoprì la presenza di un parcheggio ufficiale per ciclomotori. Scattò foto della scritta «si fittano posti per motorini» e dei ciclomotori sistemati dentro la piscina, poi durante la trasmissione «noikissiamo» condotta da Salvatore Calise, andò a confrontarsi con l'assessore Fucito il quale disse che avrebbe eliminato subito il parcheggio, e l'ha fatto. Poi spiegò che quel luogo sarebbe stato presto destinato ad altre e nuove attività, che sarebbe rinato e tornato a disposizione della gente del quartiere. Quella trasmissione è andata in onda nel 2013, il palazzo è ancora nelle stesse condizioni, anzi è peggiorato.

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