Napoli, Chirurgia invasa dai liquami
i pazienti: «Puzza e bagni in tilt»

Napoli, Chirurgia invasa dai liquami i pazienti: «Puzza e bagni in tilt»
Mercoledì 26 Aprile 2017, 13:08
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«Improvvisamente è uscita acqua maleodorante dai gabinetti, il reparto è stato invaso dalla puzza ma devo dire anche che sono intervenuti gli idraulici che hanno lavorato fino a tarda notte». Così Salvatore racconta all'Ansa, dal suo letto in Chirurgia al secondo piano dell'ospedale Loreto Mare di Napoli, la rottura della colonna fecale della struttura, già al centro un mese fa di uno scandalo per i medici che timbravano il cartellino e andavano a fare le attività più svariate, tra chi lavorava come chef in un ristorante a chi si dedicava alle partite di tennis. La rottura della colonna fecale è avvenuta dal secondo piano: è lì che lunedì sera si è otturato il tubo, fino a rompersi, sversando le acque nei bagni e fuori, fino al corridoio dei reparti. «L'acqua sporca non è arrivata nelle stanze - racconta ancora Salvatore - gli operai l'hanno fermata in tempo. Abbiamo aperto le finestre e cercato di tollerare il cattivo odore». E ora all'ospedale partenopeo la corsa è contro il tempo per riattivare al più presto i bagni.

Ma perché si è rotta la fecale? Lo spiega Mariella Corvino, direttore sanitario del Loreto Mare: «La verità - dice - è che si è otturata perché i pazienti ci buttano di tutto: pannoloni, garze, ovatta. Gli idraulici stavolta ci hanno trovato anche grossi pezzi di plastica e i bicchierini del caffé. I servizi igienici vengono trasformati in una discarica. I nostri tecnici li controllano spesso e chiamiamo lo spurgo in continuazione, ma stavolta non c'era niente da fare».

«Come poteva non intasarsi - commenta uno degli idraulici della ditta di manutenzione - dentro ci abbiamo trovato delle garze di settanta centimetri arrotolate e gettate nel water». Così la colonna ha fatto crack davanti agli occhi di Antonio, un paziente che è da sette giorni su un letto nel corridoio del reparto di chirurgia: «Ero qui fuori dal bagno - racconta - e ho sentito una forte puzza e ho visto uscire acqua sporca dal bagno. Dentro l'acqua era molto sporca, mentre quella che è defluita nel corridoio meno. Abbiamo chiamato l'infermiera e abbiamo preso delle lenzuola e asciugamani per tamponare l'acqua, poi è arrivata una squadra di una decina di operai per intervenire. Per fortuna la ditta di pulizie ha cominciato velocemente a pulire i pavimenti con la candeggina per arginare la puzza
». Dalla direzione sanitaria i tecnici assicurano che in mattinata verranno riattivati i bagni al secondo, terzo e quarto piano, mentre per il primo piano, dove si è bloccata la colonna di oggetti gettati nei gabinetti, ci vorrà un pò di più. Corsa contro il tempo, perché ora il problema è che con la chiusura dei bagni sulla verticale della colonna fecale rotta, i pazienti sono costretti a usare l'unico altro bagno del piano. «Stamattina per lavarmi - racconta Antonio - mi hanno permesso di usare i bagni della direzione sanitaria».

«Tutte le squadre di manutenzione e di pulizia sono al lavoro, ripariamo presto tutto ma ora il problema è far capire ai cittadini che non si getta di tutto nei servizi igienici, perché nonostante i controlli che facciamo il problema potrebbe tornare. È una battaglia quotidiana che facciamo» conclude Corvino, mentre cammina nei corridoio e intima a due donne di spegnere la sigaretta.

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