Napoli, Ciro ha denunciato l’illegalità
«Ora la mia Duchesca mi caccia»

Napoli, Ciro ha denunciato l’illegalità «Ora la mia Duchesca mi caccia»
di Pietro Treccagnoli
Domenica 22 Gennaio 2017, 09:44 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 10:27
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«Vado via. Dico addio alla Duchesca»: Ciro Scarciello, il salumiere 58enne di via Annunziata che ha denunciato in tv, a «Chi l’ha visto?», il clima di violenza, intimidazione, illegalità che domina nel quartiere, vuole gettare la spugna. Era stato il solo a metterci la faccia e il cuore dopo il raid del 4 gennaio, quando in pieno giorno sono stati feriti tre ambulanti africani e una bambina di dieci anni. Da quel giorno, da quando ha alzato il velo su «tutto quello che tutti sanno, ma nessuno dice», attorno a lui s’è creato il vuoto. L’omertà ha le sue leggi ferree. Chi parla è perduto. Ieri, però, è scattata la reazione, non del quartiere che resta alla finestra o volta le spalle, disertando il negozio, ma quella generata da un tam tam in Rete che ha invitato a una spesa solidale. Così nella salumeria, stretta tra un discount e una panetteria, c’è stata la fila. Telecamere, ma anche tante persone venute per comprare, riempire le buste di pane, affettati, pasta. È arrivato pure l’assessore comunale al Lavoro e alle Attività Produttive, Enrico Panini, dopo che l’altra sera il sindaco Luigi de Magistris aveva dichiarato di star «seguendo personalmente la vicenda di Ciro, in modo discreto, lontano dai riflettori mediatici».
 


A Scarciello avevano fatto, da giorni, il deserto attorno. Gli hanno pure rotto la vetrina del bancone (ora coperta da un velo trasparente di plastica) e hanno messo della colla nella serratura della saracinesca. Mentre prepara colazioni e pesa la merce, il salumiere si sfoga. La rassegnazione non cancella la rabbia. Sembra indeciso se continuare a parlare o tacere per sempre: «Mo’ mi dovete far stare in grazia di Dio. La mia decisione l’ho presa. Da giorni non faccio nemmeno più gli ordini. Basta, alla Duchesca non posso più starci. Troverò qualcuno da qualche altra parte che mi farà lavorare». La solitudine, l’isolamento sono un segnale tremendo. «Questo rione è un mondo a parte, siamo lasciati soli da sempre. La solidarietà la sto vedendo da fuori, non dalla gente che vive qui, che da giorni non entra più nel negozio. Mi sono arreso, dite? Non si può combattere contro una mentalità come questa».
Le parole di Panini sono altrettanto forti e nette, ma non riusciranno probabilmente a far cambiare idea a Scarciello. «Ciro ha compiuto un atto di grande eroismo quotidiano» commenta l’assessore. «Ha denunciato, ha dato voce a quanto gli occhi vedono. Ognuno di noi deve sostenere chi non si è tirato indietro. Napoli ha bisogno di risposte civili e d’ordine». Ciro non si lascia impressionare: «Adesso vengono gli assessori, ma prima non s’è mai visto nessuno». La realtà, come il salumiere non si stanca di ripetere, è chiara: «Gli abitanti della Duchesca pensano “Scarciello la deve finire”». Non si deve parlare di quello che non funziona, è il ritornello che riecheggia nell’orecchio del commerciante. Lui ha avuto il coraggio istintivo di provare a spezzare i fili di una ragnatela criminale che soffoca non solo la legalità, ma la vita quotidiana. 

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