Welfare, il Comune perde 10 milioni
il Viminale rivuole i finanziamenti

Welfare, il Comune perde 10 milioni il Viminale rivuole i finanziamenti
di Pierluigi Frattasi
Venerdì 9 Dicembre 2016, 09:14
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Catastrofe fondi Pac al Comune di Napoli. In due anni il Municipio partenopeo manda in fumo 10 milioni di euro destinati al welfare per infanzia e anziani. Si tratta del primo riparto 2014-2016. I soldi dovevano essere usati entro agosto, ma il Comune non ha mai fatto partire le attività, se non in minima parte, pur avendo incassato gli anticipi dal ministero dell'Interno. Ora dovrà restituire quelli non impiegati. Praticamente inutilizzato tutto il budget di 7 milioni per l'assistenza agli anziani non autosufficienti. Sfruttato per meno della metà quello da 5,6 milioni per gli asili nido.

Questi i dati emersi dai primi report sulla spesa inviati al ministero dell'Interno. Soldi cash che dovevano servire a pagare direttamente i contratti di lavoro e creare occupazione e che invece sono andati persi, visto che il Viminale paga i Comuni a rimborso delle attività svolte. Insomma, mentre Palazzo San Giacomo in ristrettezze economiche ad agosto tagliava i fondi sulle politiche sociali con tutte le proteste di piazza degli operatori che ne sono conseguite - in cassa aveva da 2 anni 7 milioni di fondi Pac vincolati proprio per pagare i lavoratori Oss e Osa.

Di cosa si tratta? Il tesoretto del Piano di azione e coesione a livello nazionale vale 650 milioni, destinati alle Regioni obiettivo convergenza: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Soldi per l'assistenza agli anziani ultra 65enni non autosufficienti e per i bambini da 0 a 36 mesi. Il termine per erogare i servizi del primo riparto (2014-2016), di circa 230 milioni, si è chiuso il 31 agosto scorso. La scadenza per la rendicontazione è stata prorogata dal 30 novembre al 28 febbraio per dare fiato agli enti in difficoltà. Il secondo riparto, invece, è partito a settembre e si concluderà il 30 giugno 2018. Entro l'estate, insomma, il Comune avrebbe dovuto erogare i servizi del primo riparto, ma nel caso degli anziani di Napoli le attività, secondo il primo monitoraggio del Viminale sui pagamenti e i dati forniti dalle Municipalità nei diversi incontri, non sarebbero state proprio effettuate. 
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