Da qui la necessità - come spiegato da Del Giudice - «di ammodernare e rivedere il piano sismico di Protezione civile della città». Il piano comunale ha individuato 129 aree di emergenza da utilizzarsi come aree di attesa; sono dislocate «in modo omogeneo» su tutto il territorio cittadino e sono i punti dove la popolazione deve raccogliersi in caso di scossa sismica. Le aree sono state individuate dopo «attenti sopralluoghi» e soddisfano criteri di sicurezza idraulica e idrogeologica. Il piano individua anche 10 postazioni Presidi radio che saranno presidiate da associazioni di volontariato dotate di radio e in comunicazione con il Comitato operativo comunale (Coc) e 3 aree di ammassamentò dove far confluire i mezzi di soccorso e consentire loro di occuparsi della logistica.
«Per la prima volta a Napoli - ha detto Del Giudice - i cittadini hanno la possibilità di avere delle istruzioni su dove recarsi e come comportarsi in caso di scossa sismica e invito tutti a informarsi. Non vogliamo allarmare nessuno - ha aggiunto - ma è un servizio che dobbiamo dare alla città inserita nel rischio sismico. Con questo strumento si fa conoscenza e partecipazione. L'amministrazione sta predisponendo una fitta campagna di informazione che sarà realizzata attraverso i social con la creazione di un'apposita pagina Facebook di Protezione civile, con materiale cartaceo e con 129 paline che saranno installate in città.
Del Giudice ha annunciato anche delle simulazioni che saranno realizzate per step.
In una prima fase sarà coinvolta la struttura, a seguire i mezzi e infine la popolazione. «Non saranno una scampagnata - ha detto Del Giudice - sarano effettuate con un alto livello di scientificità. Nostro compito è la attuare una fondamentale comunicazione di servizio».
ECCO LE 129 AREE DI EMERGENZA