Flop differenziata: l'anarchia a Napoli
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Flop differenziata: l'anarchia a Napoli viaggio nel caos cassonetti Manda la segnalazione su Whatsapp
di Paolo Barbuto
Lunedì 26 Settembre 2016, 08:38 - Ultimo agg. 15:08
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Maledetti giornalisti ficcanaso... solo che stavolta l’argomento del giorno è l’immondizia e bisogna ficcare il naso nei cassonetti di Napoli: credeteci non è un’esperienza piacevole, ne abbiamo la certezza perché l’abbiamo provata di persona.
Quanto e come si differenzia a Napoli? Secondo il governatore si differenzia poco e male tanto che il capoluogo, spiega De Luca, rappresenta la zavorra dell’intera Campania per il raggiungimento dei limiti minimi imposti dall’Europa. Il sindaco De Magistris risponde in politichese chiedendo alla Regione di versare più soldi; l’amministratore di Asìa, Iacotucci, invece prende i dati e contraddice il Governatore spiegando che Napoli non è al 20% di differenziata ma oltre il 30%.
Ma le parole restano parole, qui bisogna andare direttamente al cuore della vicenda, bisogna infilarsi dentro la differenziata senza badare alle tabelle ufficiali né alla puzza insopportabile. Così, per capire come funziona la separazione dei rifiuti in città, ci siamo lanciati in strada, abbiamo percorso esattamente 67 chilometri girando Napoli in lungo e in largo e ci siamo fermati ad ogni gruppo di cassonetti della differenziata per capire cosa c’è, davvero, lì dentro.

Ovviamente nelle zone ancora coperte dal porta a porta la situazione è sotto controllo. Tutti si adeguano e rispettano le norme. Rifiuti giusti nei contenitori giusti: bianco per la carta, giallo per plastica e metalli, verde per il vetro, marrone per l’umido. Nelle zone non servite dal porta a porta, invece, i cassonetti colorati sono sistemati lungo il marciapiede, per strada, e il Comune si affida ai singoli cittadini auspicando che siano pronti a separare in casa i rifiuti per poi gettarli nei cassonetti preparati ad hoc. 
Adesso voi che conoscete Napoli e i napoletani pensate davvero che le cose vadano come auspica Palazzo San Giacomo? Ovviamente no, ma prima di andare avanti è d’obbligo segnalare che sono tantissimi i nostri concittadini che differenziano con cura e passione. Però, come accade troppo spesso, la minoranza degli imbecilli vince: basta che una sola persona vada a infilare un sacchetto di indifferenziata nel contenitore dell’umido, ad esempio, per vanificare l’impegno di cento altre persone.

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