Napoli, dipendenti degli uffici
giudiziari in protesta | Foto

Napoli, dipendenti degli uffici giudiziari in protesta | Foto
di Viviana Lanza
Mercoledì 28 Settembre 2016, 20:07
2 Minuti di Lettura
Una catena umana per un girotondo intorno al Palazzo di giustizia è la manifestazione attuata questa mattina dai dipendenti degli uffici giudiziari che rivendicano la progressione di carriera e protestano contro l'arrivo di nuovo personale scelto anche tra barellieri e personale della Croce rossa. Si è trattato di una protesta autogestita, non promossa né organizzata dal comitato lavoratori giustizia, ma nata spontaneamente tra i dipendenti con la solidarietà dei lavoratori giudiziari di vari distretti che hanno aderito a distanza esponendo la locandina con la scritta: "Giustizia in buone mani: quelle dei giudiziari". La protesta si è svolta di buon mattino, prima dell'orario di ingresso del personale negli uffici. Ai temi caldi degli ultimi mesi, legati dunque all'attesa da oltre vent'anni della progressione di carriera che ritengono li metta in condizione di discriminazione rispetto ad altri dipendenti pubblici che hanno invece beneficiato della riqualificazione e legati all'arrivo di nuovo personale da enti, come la Croce rossa, con una formazione diversa e lontana da quella in campo giudiziario, si è aggiunto il malcontento per la decisione del Ministero di bandire un concorso interno che consentirà l'avanzamento di carriera a 1148 tra cancellieri e ufficiali giudiziari sui 7mila aspiranti candidati e i 35mila dipendenti che attendono la "riqualificazione". Quanto alla formazione dei nuovi arrivati, per ora destinati in Procura a Napoli a uffici diversi da quelli delle sezioni indagini e in Tribunale alle cancellerie penali, i lavoratori lamentano che i pacchetti formativi annunciati dal governo non sono stati attuati e la formazione per il nuovo personale è affidata a colleghi di buona volontà che, aderendo in qualche caso a prestazioni lavorative in regime di straordinario, affiancano le nuove unità. 
 
 

Sessanta tra cancellieri e funzionari della Procura hanno firmato un documento con cui, a tutela della propria professionalità e nel rispetto delle esigenze dell'ufficio, hanno chiesto al dirigente di consentire a chi ha un'anzianità di servizio in qualche caso anche trentennale di concorrere ad essere assegnati, con interpello interno, a quegli uffici provvisoriamente destinati agli "esterni" ma ai quali ciascun cancelliere o funzionario è legittimato ad ambire, soprattutto dopo decenni di assidua assistenza al pubblico ministero. Ora si attende una risposta.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA