Ericsson, a Montecitorio la protesta
dei lavoratori campani contro i licenziamenti

Ericsson, a Montecitorio la protesta dei lavoratori campani contro i licenziamenti
Martedì 15 Novembre 2016, 14:17 - Ultimo agg. 17:37
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Un centinaio di lavoratori dell'azienda Ericsson, provenienti principalmente dalla sede di Napoli, hanno manifestato oggi in piazza di Montecitorio contro «l'ennesima procedura di mobilità che prevede 322 esuberi e quindi licenziamenti a partire dal 30 ottobre scorso - ha spiegato Tommaso Scotto Di Minico della Slc Cgil Campania, in piazza con i lavoratori - Le lettere non sono ancora arrivate, ma possono essere notificate da un momento all'altro».

Negli ultimi dieci anni «a seguito di altre 13 procedure simili, abbiamo subito in Ericsson, in tutta Italia, la perdita di 1800 lavoratori - ha aggiunto il sindacalista - perdita parzialmente compensata con nuove acquisizioni, ma ad oggi contiamo comunque 1500 persone in meno».

Gli effetti della nuova procedura «saranno particolarmente gravi in Campania - sottolinea Scotto Di Minico - finché gli esuberi colpivano chi poteva essere accompagnato alla pensione si poteva ragionare. Ma ora con le nuove leggi pensionistiche si colpisce nel vivo l'occupazione. A Napoli, ma in tutta la Campania, se si esce dal mondo del lavoro non ci sono alternative».

In particolare la Campania ospita due sedi Ericsson, quella amministrativa di Napoli e quella di ricerca e sviluppo di Pagani, provincia di Salerno. «La sede di Napoli ha 180 persone all'attivo su cui insistono trentuno esuberi - spiega ancora Scotto Di Minico - A Pagani ci sono 270 lavoratori e anche se non ci sono esuberi al momento, temiamo possa presentarsi lo stesso problema il prossimo anno. Anche perchè già 435 persone sono state cedute dalla sede di Marcianise negli scorsi anni. Ad oggi il numero di lavoratori Ericsson in Campania è più che dimezzato» La richiesta dei lavoratori è quella che il Governo «attraverso il Mise convochi un tavolo e chieda all'azienda di rispondere. Noi crediamo che attraverso il piano Industria 4.0 e gli investimenti di Governo sulla banda ultralarga si possa trovare una soluzione per l'occupazione»

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