Napoli. Esplode laboratorio di gioielli, sei feriti: «Sembrava un attentato» | Foto e video

Napoli. Esplode laboratorio di gioielli, sei feriti: «Sembrava un attentato» | Foto e video
di Nico Falco
Martedì 16 Febbraio 2016, 08:27 - Ultimo agg. 15:23
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Un boato tremendo, secco, che ha scosso gli edifici facendo riversare in strada decine di persone. E' di sei feriti il bilancio dell'esplosione che si è verificata poco prima delle 22 di ieri in via Basile, nel centro cittadino, nella zona di Rua Catalana. Lo scoppio sarebbe stato causato da una fuga di gas; ancora da stabilire se da un impianto o da una bombola. La deflagrazione all'interno di un laboratorio dove si producono gioielli, al piano terra del civico 20.
 


La potenza dell'esplosione ha sventrato la parete, l'onda d'urto ha danneggiato le saracinesche di alcune attività situate di fronte e un'automobile è stata sbalzata e si è capovolta. «Eravamo in casa, - racconta il proprietario della vettura, una Fiat 600, - stavamo per metterci a letto quando abbiamo sentito un rumore tremendo. Abbiamo pesato a una bomba». Lo stabile dove si è verificato lo scoppio è quello maggiormente danneggiato, alcuni solai sono crollati. I Vigili del Fuoco hanno fatto il primo sopralluogo alla ricerca di eventuali feriti. Intervenuti anche gli agenti dell'ufficio prevenzione generale e altre unità inviate dalla questura di Napoli, per transennare l'area e agevolare i soccorsi. I feriti sono sei, tutti lievi: due sono stati accompagnati all'ospedale Cardarelli, due medicati sul posto. gli altri sono stati soccorsi per uno stato d'ansia. Decine gli sfollati, che si sono accalcati lungo le transenne. Quando la situazione è tornata sotto controllo, sono stati fatti salire uno alla volta per recuperare gli oggetti personali.

Intervenuto anche il personale dell'Enel con una squadra di tecnici per accertare eventuali danni oltre che alle cabine elettriche anche ai sistemi di alimentazione della vicina caserma della Guardia di Finanza. Non sono mancati attimi di tensione dovuti alla psicosi terrorismo. In attesa della fine degli accertamenti è stato vietato ai residenti di tornare nelle abitazioni. «Stanotte ci dovremo arrangiare da amici e parenti - spiega un uomo che abita in uno dei tre palazzi direttamente colpiti - ma speriamo che, se la situazione non dovesse rientrare, il Comune intervenga mettendo a disposizione un ricovero temporaneo».

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