Napoli, 81enne ucciso in casa: ​«Ha aperto la porta all'assassino»

Nessun segno di effrazione. Le ipotesi: un tentativo di rapina o di truffa finito in tragedia

I rilievi sul luogo del delitto
I rilievi sul luogo del delitto
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 19 Novembre 2023, 22:55 - Ultimo agg. 21 Novembre, 06:45
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Viveva solo, nell’appartamentino al secondo piano di Fuorigrotta. Ultimamente usciva poco, Mario Palma, pensionato 81enne conosciuto e ben voluto da tutti nel palazzo e nel quartiere. Ieri pomeriggio qualcuno ha bussato alla sua porta: lui ha aperto e ha lasciato entrare in casa il suo assassino. Cronaca di un’aggressione assurda e misteriosa. Il cadavere dell’anziano è stato scoperto solo poco prima che tramontasse il sole. E tutto quello che è accaduto tra la saletta d’ingresso e il corridoio dell’appartamento resta, almeno per ora, avvolto nell’ombra.

L’ora di pranzo, siamo in via Mario Gigante, a qualche centinaia di metri dallo stadio Maradona. Una domenica come tante, con la gente in strada e intenso andirivieni all’interno dei condomini di Fuorigrotta. Tra chi sale e scende le scale c’è una signora, vicina di casa dell’anziano: giunta sul pianerottolo, nota che dalla base dello stipite della porta d’ingresso di Palma fuoriesce un rivolo scuro. È sangue. Allarmata, inizia a suonare il campanello, ma nessuno apre. Sembra che l’appartamento sia disabitato, e i timori si fanno più pressanti. La donna ha il numero del fratello di Mario, che vive in provincia di Avellino: «Il signor Mario non risponde, sotto l’uscio dell’ingresso c’è del sangue. Correte». La corsa fino a Napoli, le chiavi nella serratura, ed ecco la terribile scoperta. L’anziano giaceva sul pavimento sdraiato in posizione prona, circondato da una vastissima macchia di sangue. Sotto choc, il fratello chiama i carabinieri e lancia l’allarme. Sul posto arrivano i militari della compagnia di Bagnoli, che giustamente - dopo aver constatato il decesso - non toccano nulla e attendono l’arrivo del medico legale e del pm di turno. 

 

E solo l’arrivo del medico spiegherà che quella morte non è stata casuale. Nessun incidente domestico, nessuna caduta fatale. No. Una volta girato il corpo, l’orrore si manifesterà evidenziando che qualcuno, con inaudita ferocia, si è accanito sul corpo di quel povero vecchio brandendo un coltello. Numerosi i fendenti, al petto, alle spalle, persino al volto, anche se quello fatale pare sia stato sferrato alla gola. Per tutto il pomeriggio nella casa della morte hanno lavorato i militari di Bagnoli con i colleghi del reparto rilievi scientifici. Gli investigatori per ore hanno setacciato l’appartamento, senza scoprire tuttavia segni di effrazione. Segno evidente che la vittima ha aperto la porta al suo carnefice.

Mario Palma, dicevamo, viveva da solo. Non era sposato, non aveva figli. Percepiva una pensione come ex dipendente sanitario di un ospedale napoletano, che aveva lasciato ormai da molti anni.

Incensurato. Non aveva nemici. Nel suo passato non si trovano ombre, e tanto meno amicizie pericolose o rapporti con la criminalità piccola e grande. Eppure un fatto appare certo: l’81enne è stato ammazzato, e chi lo ha ucciso ha operato con una violenza quasi irrefrenabile.

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Un’aggressione feroce, violenta, sulla quale gli inquirenti ora cercano di fare luce. Non si tralascia alcuna ipotesi. Da quelle che portano a un tentativo di furto (anche se le stanze apparivano in ordine e non sarebbero state messe a soqquadro); al tentativo di una truffa finita male e sfociata nel sangue. Si scava anche nella cerchia di parentele e amicizie, e dei rapporti personali che l’anziano intratteneva di recente. Altre risposte arriveranno dall’autopsia, mentre i carabinieri hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.
 

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