Napoli, gabbiani invadono il campetto
della scuola durante gli esami

Napoli, gabbiani invadono il campetto della scuola durante gli esami
di Melina Chiapparino
Mercoledì 21 Giugno 2017, 22:17
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Esami col gabbiano a Napoli. È il caso di dirlo, per gli alunni della scuola media Pirandello a Soccavo dove, in pieno svolgimento delle prove, una parte dell’istituto è stato invaso da alcuni volatili. L’episodio è accaduto due giorni fa, lunedì scorso, quando una famiglia di gabbiani si è impossessata del campo sportivo dell’istituto in via Giovanni Scherillo, impedendo al personale didattico ed ai ragazzi di poterlo utilizzare. I gabbiani hanno fatto uso del campo come mangiatoia e scuola di volo per il loro piccolo proprio mentre si stavano svolgendo gli esami per i ragazzi delle terze.

La dirigenza della scuola, in un primo momento, ha chiesto aiuto al Comune, contattando alcuni uffici dell’amministrazione centrale e rivolgendosi anche all'ASL ma non c’è stata alcuna possibilità di effettuare interventi specifici fino a che non sono entrati in azione gli esperti della Lipu. La Lega Italiana Protezione Uccelli che negli ultimi anni ha messo a disposizione di enti pubblici e privati degli esperti, ha sviluppato un vero e proprio piano di interventi per il salvataggio e la tutela dei gabbiani ma, allo stesso tempo, anche per liberare tetti, strutture e case dalle loro invasioni cittadine.

Il gruppo Lipu intervenuto sul posto con l’aiuto del personale docente e dei ragazzi del Servizio Civile, è riuscito a recuperare il gabbianello liberandolo sul tetto della scuola dove è stato raggiunto dai genitori che hanno così evacuato il campo sportivo, restituito agli alunni. «Non dobbiamo aver paura dei gabbiani e dobbiamo comprendere che se loro vivono con noi è solo perché la ceminitificazione a oltranza dell'uomo gli ha sottratto spazi- ha spiegato Fabio Procaccini, Delegato Provinciale della LIPU intervenuto nella scuola - occorrosno interventi ad hoc per non far entrare i volatili nel panico e far procurare dani alle strutture, per questo ci siamo messi a disposizione di chiunque ne abbia bisogno».
 
 
 
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