Napoli. Il procuratore nazionale antimafia: «Il terrorismo si finanzia con attività criminali»

Napoli. Il procuratore nazionale antimafia: «Il terrorismo si finanzia con attività criminali»
Martedì 5 Luglio 2016, 19:50
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«I rapporti tra terrorismo e criminalità organizzata sono sul piano operativo». Lo dice Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, parlando del libro di cui è autore «Il contrario della paura». «Il terrorismo si finanzia con attività di tipo criminale - spiega - a cominciare dal traffico di stupefacenti, di armi, traffici di esseri umani come il contrabbando di merci, il riciclaggio. Tutte attività tipiche della criminalità organizzata». «Possiamo dire che lo Stato islamico, sia pure autodefinitosi Stato - aggiunge - ha un suo assetto, ordinamento e territorio, anche se in questo momento sta subendo colpi militari non da poco, ma è lo stesso una grande organizzazione terroristica internazionale e come tale va combattuta sul piano del contrasto investigativo e giudiziario».

«L'Italia è a rischio già dallo scorso anno, non lo è più né meno di altri» dice Franco Roberti, procuratore antimafia. «Siamo ben consapevoli di questo rischio - afferma - ma sappiamo anche che abbiamo gli strumenti per prevenirlo il che non ci garantisce in assoluto, ma lo strumento della prevenzione sta funzionando». «Il terrorismo si contrasta innanzitutto sul piano politico, poi sul piano investigativo e giudiziario, su quello culturale Tutti questi interventi devono essere messi in campo insieme, non si può privilegiare un aspetto rispetto all'altro». «Quindi serve unità sul piano politico e certamente non giovano le spinte disgregatrici che stanno attraversando l'Unione Europea - sottolinea - Questo lo capiamo tutti».
Occorre, per Roberti, «recuperare una unità sul piano politico, quantomeno dei Paesi occidentali e di quelli dell'UE, dare risposte giudiziarie alla base della cooperazione internazionale e dialogo, cultura e tutto quello che è negazione e cultura di morte e di silenzio che alla base del terrorismo».
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