Napoli, l'assessore Borriello riapre
lo stadio Collana: «Incontro la Regione»

«Vogliamo riaprire il Collana e posso dire che molti sportivi napoletani potranno presto usare l'impianto». Lo ha detto l'assessore allo sport del Comune di Napoli Ciro Borriello facendo il punto sulla situazione dello stadio Collana, chiuso da luglio e al centro di una disputa sulla gestione tra Comune di Napoli e Regione Campania. Il Collana dovrebbe riaprire entro la fine della settimana. Poi nella settimana successiva ci sarà la conferenza dei servizi conm il Comune, gestore dell'impianto e la Regione, proprietaria, che potrbebe essere rappresentata dal vicepresidente Fulvio Bonavitaciola. A quanto si apprende, verranno convocati anche i rappresentanti dell'Ati, l'associazione temporanea di imprese, che vinse la gara per la gestione del Collana, rappresentati dal'ex olimpionico Sandro Cuomo. Proprio a proposito dei rapporto con Palazzo Santa Lucia, Borriello ha auspicato che «speriamo di fare questa conferenza dei servizi - ha detto - che dà la possibilità ai due enti di sedersi attorno a un tavolo e vedere come portare avanti questa questione che francamente è diventata veramente paradossale». Sul futuro dell'impianto, Borriello ha aggiunto: «Vedremo se ci sarà la possibilità di utilizzare fondi pubblici per l'impianto attraverso l'Agenzia per le universiadi. Se ciò avviene allora di può pensare di manutenere l'impianto in condizioni diverse ma se ciò non avviene mettiamo le carte a posto, cerchiamo di capire come è stato affidato questo impianto, cerchiamo di acquisire tutta la documentazione sia al Comune che alla Regione e vediamo come portare avanti questa questione». Borriello ha infine ricordato che: «Ad oggi nulla è cambiato rispetto al giorno della chiusura - ha detto - per cui le condizioni sono pressoché le stesse, disagio c'era prima e ci sarà oggi. L'impianto non versa in ottime condizioni ma abbiamo fatto riparare alcune serrande per l'ingresso, stiamo facendo pulire la pista di atletica, stiamo togliendo le erbacce, cerchiamo di fare il minimo».