Listopoli a Napoli, verifiche in prefettura sulla commissione di controllo

Listopoli a Napoli, verifiche in prefettura sulla commissione di controllo
Lunedì 13 Febbraio 2017, 08:45 - Ultimo agg. 08:49
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Non c'è solo lo staff di Valeria Valente al centro delle inchiesta listopoli. No, non si scava solo sul dietro le quinte della macchina organizzativa che doveva lanciare la parlamentare nel duello a Luigi De Magistris. C'è un altro filone che sta prendendo consistenza in queste ore e che porterà gli uomini della Finanza a compiere verifiche anche all'esterno della sede elettorale di piazza Bovio, l'ex quartier generale della Valente: parliamo della Prefettura, o meglio, della commissione di controllo elettorale all'interno di Palazzo di Governo, che era chiamata ad attivare procedure di controllo sulle liste.

Una svolta resa doverosa da quanto emerso negli ultimi sette giorni di lavoro, lì in Procura, alla luce di testimonianze messe agli atti, di acquisizioni di carte tra parco Quadrifoglio a Soccavo (dove confluiscono i voti di napoletani) e gli uffici abitati dallo staff della Valente. In sintesi, la Procura punta a capire chi erano gli esponenti della commissione di controllo in Prefettura. E se hanno notato le anomalie venute fuori dopo i primi giorni di lavoro spulciando le carte di Napoli Vale Valeria Valente sindaco. Inchiesta coordinata dal pm Stefania Buda, magistrato in forza al pool reati contro la pubblica amministrazione dell'aggiunto Alfonso D'Avino, riflettori puntati sulla Prefettura. Indagini per brogli elettorali, alla luce di quanto emerso a partire dal 29 gennaio scorso, con la pubblicazione della storia di Federica, la ragazza di 23 anni inserita a sua insaputa nella lista Napoli Vale. Come è noto, Federica non è l'unico caso. In tutto ce ne sono nove di candidati fantasma, cittadini usati per riempire una lista civica e del tutto ignari di concorrere nelle ultime elezioni amministrative.

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