Napoli. Lite nel condominio, anziano minaccia tutti con grosso fucile

Napoli. Lite nel condominio, anziano minaccia tutti con grosso fucile
di Maurizio Cerino
Sabato 23 Luglio 2016, 21:46 - Ultimo agg. 22:20
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Napoli. Un intero condominio tenuto sotto tiro da un sessantaduenne armato di fucile da caccia. La telefonata di allarme, giunta al commissariato Ponticelli era stata fin troppo chiara: «In via Andersen un uomo sta minacciando tutti di morte con un grosso fucile da caccia». Immediatamente la dirigente del commissariato, vicequestore Antonella Andria, ha fatto intervenire gli agenti della volante e della polizia giudiziaria, coordinati dall'ispettore Vittorio Porcini. Giunti sul posto i poliziotti si sono imbattuti in decine di persone in evidente stato di agitazione che subito hanno confermato quanto detto telefonicamente. Individuata la palazzina dove l'uomo armato abita, gli agenti hanno messo in sicurezza l'intera area, facendo allontanare tutti i presenti, mentre, nel frattempo, sono giunte altre pattuglie in appoggio. Con  le opportune cautele imposte dalla situazione a «rischio certo» gli agenti sono entrati nella palazzina, dove hanno trovato altri condomini terrorizzati, che non volevano rincasare in quanto sarebbero dovuti passare davanti alla porta di casa dell'uomo che, appena pochi attimi prima, li aveva minacciati di morte.

Garantita la sicurezza di quest'altro gruppo di inquilini, sono arrivati all'uscio dell'abitazione «incriminata» e, con azione fulminea, hanno fatto irruzione nell'appartamento neutralizzando il 62enne che, al momento dell'ingresso della polizia, non impugnava alcuna arma. L'uomo, identificato per G.T., anch'egli in evidentissimo stato di agitazione psicomotoria, ha confermato l'ispettore di essere legalmente possessore di armi ma di non averle mai utilizzate per minacciare i condomini. I poliziotti hanno ispezionato la casa trovando il fucile da caccia, un Beretta calibro 12; una pistola a doppia canna dello stesso calibro, 50 munizioni  e una collezione di pugnali di varie dimensioni. Amministrativamente G.T. è risultato in regola per il fucile, ma non per la pistola della quale non ha saputo giustificarne il possesso. 

In merito alla lite gli inquirenti hanno appurato che non era la prima, ed era esplosa per il rivangare vecchi rancori mai sopiti.  Gli agenti hanno sequestrato tutte le armi e G.T. è stato denunciato alla magistratura per minacce aggravate e possesso illegale di armi. Nel corso del litigio sono volate minacce talmente pesanti, con il fucile, che una condomina è stata colta da malore e accompagnata alla guardia medica.
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