Choc a Napoli: «Parabrezza pulito», il lavavetri s'infuria e gli frattura il naso

Choc a Napoli: «Parabrezza pulito», il lavavetri s'infuria e gli frattura il naso
di Ettore Mautone
Lunedì 26 Agosto 2019, 07:30
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Aggredito brutalmente da un lavavetri di nazionalità straniera per aver rifiutato di farsi detergere il parabrezza, riporta la frattura del setto nasale, contusioni multiple al volto e anche una costola incrinata. È quanto accaduto ieri mattina attorno alle 11 a E.E. 67 anni residente a Sant'Anastasia.

Il malcapitato automobilista si è presentato al Loreto Mare con una copiosa perdita di sangue dal naso. Dolorante in varie parti del corpo in accettazione al triage gli è stato attribuito un codice giallo di media gravità.
 
Poco dopo è stato sottoposto a un esame Tac senza mezzo di contrasto per verificare i danni provocati dall'evidente trauma cranio facciale accusato in particolare nella zona nasale e dello zigomo oltre che al torace. Alla raccolta delle sommarie informazioni da parte del personale sanitario del Loreto ha riferito appunto di essere stato aggredito da un giovane straniero a un semaforo nella zona di via Vespucci, poco distante dall'ospedale Loreto Nuovo. L'uomo ha riferito di essere rimasto vittima di una violenta aggressione dopo aver rifiutato il servizio di lavaggio dei vetri dell'auto. Da ciò sarebbe nato un diverbio e una successiva colluttazione. Dalle zone colpite l'automobilista è probabilmente sceso dall'auto per difendersi ma deve avere avuto evidentemente la peggio. I medici di turno in pronto soccorso hanno applicato al paziente un tampone nasale per frenare l'emorragia e prestato le prime cure con somministrazioni di farmaci antidolorifici. Sui fatti indaga la polizia di Stato. Al racconto dell'aggressione i sanitari di turno al Loreto hanno infatti allertato le forze dell'ordine. Il Loreto nuovo, pur presidiato dal drappello di polizia in orario di diurno per funzioni amministrative, la domenica è sguarnito e privo di tale servizio. In base alle informazioni rese e alla descrizione della zona dell'aggressione si indaga per identificare il lavavetri violento. L'uomo dopo le cure dei sanitari e la denuncia nel primo pomeriggio di ieri ha rifiutato il ricovero e firmato per andare via.

«Le aggressioni da parte di lavavetri aggressivi sono in aumento - avverte Giuseppe Alviti, presidente nazionale dell'associazione guardie particolari giurate, protagonista suo malgrado nei mesi scorsi di un tentativo di aggressione a un semaforo - alla fine dello scorso aprile alle 9 di mattina a un incrocio adiacente al carcere di Poggioreale due lavavetri di etnia Rom, con la scusa di lavare i vetri dell'auto, servizio che avevo rifiutato, tentarono di introdursi nell'abitacolo per rubare il borsello che avevo lasciato sul sedile». La pronta reazione di Alviti ex militare della Marina ed esperto di arti marziali, insieme a due agenti della polizia penitenziaria misero in fuga gli aggressori.
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