Napoli, picchiato sul lungomare
sos della madre del 15enne

lungomare Caracciolo
lungomare Caracciolo
di Patrizia Capuano
Lunedì 24 Aprile 2017, 19:32 - Ultimo agg. 19:38
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Bacoli - È estremamente preoccupata la madre del ragazzo picchiato sul lungomare Caracciolo sabato sera, intorno alle 21, da una baby gang armata di spranghe. Con il fratello gemello, entrambi quindicenni, si è spostato con la metropolitana da Pozzuoli per trascorrere la serata con amici di scuola, tutti partenopei. Sono in sette e mentre passeggiano nei pressi della villa comunale, si avvicina loro un gruppo di trenta ragazzi. Questi ultimi iniziano a borbottare contro i 15enni, li spingono e li aggrediscono. Volano parole grosse e botte. Il giovane di Bacoli prende calci e pugni, di cui uno alla testa. In pochi secondi scappa e con i suoi amici si sottrae alla furia del gruppo. Cercano di proteggere soprattutto le ragazze, che corrono via spaventate. Poco dopo, alle 21.10, telefonano ai genitori e raccontano tutto. Il 15enne rientra a casa con il fratello e rifiuta di farsi controllare dai sanitari.

La madre dei due gemelli residenti a Bacoli preferisce restare nell’anonimato, ma non rinuncia ad esprimere apprensione per quanto è avvenuto segnalandolo sulla pagina Fb del Mattino. Ed è angosciata anche quando le parliamo al telefono. Chiede controlli capillari delle forze dell’ordine, a salvaguardia della incolumità dei giovani che trascorrono il sabato sera in città. «È diventato un problema uscire – spiega la signora – i ragazzi possono trovarsi inconsapevolmente in situazioni di rischio. Altri genitori ed io siamo molto preoccupati, bisogna fare qualcosa e potenziare la presenza della polizia sul lungomare Caracciolo. Ma questo problema non si limita a Napoli, fatti del genere accadono ovunque».

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