Tornano i ricordi degli anni nei quali, con Francesca, si sono condivisi momenti sereni, e poi di ansia; la prima redazione al quotidiano «Verità»; e, ancora, nuova trepidazione mista alla speranza di fare il «salto di qualità»: sai, sto collaborando con «il Manifesto»... l'assunzione, da corrispondente, la gioia di poter raccontare «Napoli oltre Napoli» con «Metrovie»; la tristezza per la fine di una "storia personale". E, finalmente, la gioia incontenibile per l'arrivo di Alessandra, la figlia: la comunicò a Roma, in via Caetani, un luogo che resta un mausoleo di ricordi indelebili.
L'ultimo incontro a Napoli, con la sua inseparabile Alessandra. Lo sguardo un po' stanco: «Ho qualche problema di salute, ma si risolverà». L'ultima uscita pubblica alla presentazione del libro di Luigi De Magistris. Poi più nulla: sarebbe stato bello e produttivo confrontarsi su temi a lei cari, dove traspariva tutta la sua sincera e genuina militanza politica; parlare ancora una volta del Kossovo. Finiti anche gli incontri romani, e quelli napoletani, zona san Pietro a Majella.
Nulla, fino ad oggi. E si capisce che quel “problema di salute” era molto di più di un problema, che Francesca ha saputo contenere, controllare, ma fino a un certo punto. Certo, restano i ricordi di quanti l'hanno conosciuta, apprezzata. E resta per tutti noi quello splendido sorriso schietto e sincero.
L'abbraccio di tutta la redazione del Mattino
m.cer.
L'ultimo saluto a Francesca domani, alle 12.00, nella chiesa dei Salesiani al Vomero, in via Scarlatti - Napoli