Napoli. Malati e sacche di sangue nell'ambulanza fuorilegge

Napoli. Malati e sacche di sangue nell'ambulanza fuorilegge
di Melina Chiapparino
Lunedì 22 Agosto 2016, 10:30
3 Minuti di Lettura
Trasportavano gli ammalati con un'ambulanza fuori legge che utilizzavano da mesi anche per il trasferimento di sacche di sangue. L'attività illecita che il veicolo svolgeva senza sosta con turni per coprire il servizio 24 ore su 24 alternando gli staff di autisti e infermieri, è stata bloccata dai carabinieri ieri mattina. I militari hanno rilevato la totale mancanza di copertura assicurativa del mezzo in forza ad «Ambu Italia» una delle imprese private che forniscono servizio di trasferimento e prima assistenza dei pazienti. Il mezzo è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Napoli comandati dal Maggiore Alessandro Dominici che hanno fermato l'ambulanza in largo San Filippo Smaldone, il piazzale davanti all'ospedale Loreto Mare per sottoporlo a regolare controllo. L'ambulanza non poteva circolare, né svolgere alcun tipo di assistenza come rilevato dai militari che hanno interdetto l'uso del veicolo verbalizzando l'illecito amministrativo nei confronti dell'impresa ma l'episodio è solo l'ultimo degli abusi commessi da alcune ditte private che forniscono servizio di assistenza sanitaria. Si tratta di un giro di affari altamente remunerativo dove le pratiche di assistenza si prestano facilmente ad abusi e procedure fuori legge, come testimoniano i controlli delle forze dell'ordine e i dati riguardo agli ultimi sequestri avvenuti che rendicontano 7 ambulanze fuori legge sequestrate nella città di Napoli a partire da marzo 2016. Le ditte private si fanno pagare generalmente tra gli 80 ed i 90 euro in media a viaggio per il trasporto di un ammalato e, nei casi di illeciti riscontrati dalle forze dell'ordine, non emettono fattura né regolare ricevuta, condizione che come testimoniato da chi ne ha usufruito, rende possibile una percentuale di sconto per il costo del viaggio. Abusi che risultano ancora più odiosi e umanamente deprecabili dal momento che avvengono in circostanze di estrema sofferenza e bisogno per gli utenti che ricorrono spesso all'ambulanza privata perché impossibilitati a trasportare l'ammalato o per abbreviare i tempi del servizio pubblico di assistenza sanitaria.

I dati più recenti raccontano di un'ordinaria propensione all'illecito se pensiamo che negli ultimi 6 mesi i carabinieri del Nucleo Radiomobile napoletano hanno sequestrato e interdetto l'uso di sette ambulanze appartenenti a varie imprese private, tutte sprovviste dell'assicurazione del veicolo. A questo abuso ne è seguito un secondo per cinque delle sette ambulanze sequestrate che erano sprovviste di revisione ed una risultava deimmatricolata. Ma ad essere fuori legge talvolta è persino lo staff che opera a bordo di questi mezzi, come il caso recente di un autista che non aveva la patente specifica per guidare il veicolo di emergenza o meglio, il documento gli era scaduto e non era mai stato rinnovato, condizione che ha comportato da parte dei militari anche una sanzione ad personam oltre alla verbalizzazione amministrativa nei confronti della ditta privata presso cui lavorava. L'attività di controllo capillare svolta dai carabinieri del Nucleo Radiomobile è specificatamente dedicata alle ambulanze e viene svolta con regolari controlli che fermano i mezzi in diversi punti della città, sottoponendoli a verifiche amministrative. Tutti i veicoli sequestrati dai militari sono stati bloccati mentre viaggiavano senza trasferire alcun ammalato e senza che il mezzo fosse impegnato per una chiamata di emergenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA