«Nella lettera, l'anonimo estensore, che si definisce 'lombardo doc' - spiega Borrelli - prima lancia le solite accuse razziste verso Napoli e i napoletani, confermando l'odio e il razzismo di certi settentrionali verso i meridionali, e poi offende e minaccia me, De Luca e de Magistris oltre a ipotizzare anche avvelenamenti di massa nei supermercati napoletani».
Borrelli riferisce di aver deciso di portare la lettera in Questura per presentare una denuncia contro ignoti precisando che «la lettera è stata spedita da Milano ed è arrivata a casa di mia madre, dove avevo la residenza alcuni anni fa».