Napoli. Palazzo Maddaloni, torna a splendere il maestoso portale | Fotogallery

Napoli. Palazzo Maddaloni, torna a splendere il maestoso portale | Fotogallery
di Gaty Sepe
Venerdì 5 Febbraio 2016, 15:58
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Torna al suo antico splendore Palazzo Carafa Maddaloni, mirabile esempio di architettura barocca napoletana. Alle 12 e 30 di oggi, alla presenza del sindaco de Magistris è stato svelato il fastoso portale in piperno e marmo statuario, della dimora storica voluta nel 1580 da Cesare D'Avalos marchese del Vasto e gran cancelliere del regno, realizzato da Cosimo Fanzago.
 

Si celebra oggi, dunque, la caduta di un velo pietoso disteso sulla monumentale facciata a coprire una travagliata storia lunga oltre trent'anni, nel corso dei quali il palazzo che vanta sale affrescate da alcuni dei più importanti pittori della scena barocca e rococò, come Fedele Fischetti, Giacomo del Po e Micco Spadaro, ha subito l'oltraggio di furti, richieste di tangenti, lungaggini burocratiche e tante inadempienze da parte delle amministrazioni.L'edificio, che occupa un intero isolato tra via Toledo e via Sant'Anna dei Lombardi fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1980 e in quanto dimora storica ammesso ad usufruire dei fondi per la ricostruzione previsti dalle legge 219 del 1981. La pratica per la ristrutturazione venne presentata fin dal 1983 ma i lavori sono iniziati soltanto nel 2010. Tra progetto e apertura del cantiere, dunque sono passati trent'anni nel corso dei quali, nel Palazzo frequentato in passato pure da Giacomo Casanova, è accaduto di tutto. Lavori fatti in danno che avevano scempiato l'aspetto della costruzione, decori marmorei trafugati dalla facciata, e poi fortunatamente ritrovati, una storia di tangenti che coinvolse il responsabile della circoscrizione, risolta con i carabinieri che si fingono dipendenti dell'impresa di costruzione taglieggiata, perfino un ricorso al Tar contro le inadempienze dell'amministrazione comunale che diede ragione alla cinquantina di famiglie che oggi condividono la proprietà del palazzo.

I lavori di restauro, una volta iniziati nel 2010, sono stati portati a compimento dalla ditta Cogedi sotto la direzione dell'ingegnere Roberto Castelluccio in cinque anni, anche grazie all'interessamento della sezione campana dell'Associazione dimore storiche cui sono iscritti alcuni dei proprietari. Che oggi gonfiano il petto d'orgoglio per il risultato raggiunto. Una delle finalità dell'associazione, infatti, è quella della conservazione, valorizzazione e tutela di queste anche abitazioni nobiliari, rimaste di proprietà dei privati cui tocca il compito di mantenerle e preservarle secondo i vincoli imposti dallo Stato, a beneficio della collettività. Ad oltre trentacinque anni dal terremoto del 1980 che umiliò e offese la città, il monumentale portale in marmo bianco e grigio con cui, secondo la studiosa Gaetana Cantone, Diomede Carafa di Maddaloni - che nel 1656 aveva acquistato il palazzo dal mercante fiammingo Gaspare Roomer - e Cosimo Fanzago celebrano il loro riconsolidato potere dopo la rivolta di Masaniello, torna a splendere.
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