Alborino, al quale proprio nella mattinata di ieri l’Autorità Giudiziaria aveva concesso una licenza premio di 7 giorni, perché detenuto presso il Carcere-Casa di Lavoro di Chieti, non ha esitato a scagliarsi contro gli agenti, «colpevoli» di voler procedere ad un controllo.
L’uomo, a cui era stata imposta la misura degli arresti domiciliari per tutta la durata della sua permanenza a Napoli, ha trascorso gli ultimi 22 anni in vari istituti di pena e non è nuovo a tali reati.
I poliziotti, con non poche difficoltà, dopo aver condotto il pregiudicato in ufficio, lo hanno arrestato perché responsabile dei reati di evasione, resistenza e lesioni a pubblici ufficiali, denunciandolo, inoltre, per le minacce rivolte agli agenti. Indagando sui movimenti dell'uomo, durante la sua libertà illegittima, i poliziotti hanno accertato che l’uomo era andato in giro per acquistare una pistola: l'arma gli sarebbe servita per porre in essere il suo disegno di ammazzare la sua ex convivente. Alberino, una volta giunto negli uffici di polizia, è andato in escandescenza minacciando di morte i poliziotti e due di questi, al fine di bloccarlo, hanno riportato lesioni guaribili in 5 giorni. rinchiuso temporaneamente nelle camere di sicurezza della Questura, sarà processato, domani, con rito per direttissimo.