Napoli, preso «tre dita»: era evaso
per comprare la pistola e uccidere l'ex

Napoli, preso «tre dita»: era evaso per comprare la pistola e uccidere l'ex
di Maurizio Cerino
Domenica 21 Agosto 2016, 11:16 - Ultimo agg. 14:33
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È più conosciuto, negli ambienti della criminalità,  come “Tre dita” per l'amputazione delle falangi del dito pollice e indice della mano destra piuttosto che con il suo nome, Vincenzo Alborino: si tratta di un pluripregiudicato di 41 anni, di Via Campegna di 41 anni. «Tre dita» è stato sorpreso, nella notte, dagli agenti delle “Volanti” dell’Ufficio di prevenzione generale della questura partenopea, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Polizia “S. Paolo”, coordinati dal primo dirigente Pasquale De Lorenzo,  mentre si aggirava a piedi in Via Pietro Colletta.
Alborino, al quale proprio nella mattinata di ieri l’Autorità Giudiziaria aveva concesso una licenza premio di  7 giorni, perché detenuto presso il Carcere-Casa di Lavoro di Chieti, non ha esitato a scagliarsi contro gli agenti, «colpevoli» di voler procedere ad un controllo.

L’uomo, a cui era stata imposta la misura degli arresti domiciliari per tutta la durata della sua permanenza a Napoli, ha trascorso gli ultimi 22 anni in vari istituti di pena e non è nuovo a tali reati.
I poliziotti, con non poche difficoltà, dopo aver condotto il pregiudicato in ufficio, lo hanno arrestato perché responsabile dei reati di evasione, resistenza e lesioni a pubblici ufficiali, denunciandolo, inoltre, per le minacce rivolte agli agenti. Indagando sui movimenti dell'uomo, durante la sua libertà illegittima, i poliziotti hanno accertato che l’uomo era andato in giro per acquistare una pistola: l'arma gli sarebbe servita per porre in essere il suo disegno di ammazzare la sua ex convivente. Alberino, una volta giunto negli uffici di polizia, è andato in escandescenza minacciando di morte i poliziotti e due di questi, al fine di bloccarlo, hanno riportato lesioni guaribili in 5 giorni. rinchiuso temporaneamente nelle camere di sicurezza della Questura, sarà processato, domani, con rito per direttissimo.
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