Napoli, De Jesu: «Interrotto summit
clan al Rione Sanità»

Napoli, De Jesu: «Interrotto summit clan al Rione Sanità»
Venerdì 24 Marzo 2017, 13:46 - Ultimo agg. 14:34
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«I falchi hanno interrotto ieri un summit di camorra nel Rione Sanità, in uno stabile dove si erano riuniti 7 pregiudicati, del clan Vastarella». E' quanto fa sapere Antonio De Iesu, da poco questore di Napoli, parlando delle azioni volte al contrasto della criminalità organizzata. «Sono state ritrovate armi con la matricola cancellata - ha affermato in un incontro con la stampa - I pregiudicati hanno provato a dileguarsi, ma sono stati tutti catturati e due di loro arrestati, uno perché agli arresti domiciliari e l'altro in possesso di un'arma. Ora stiamo lavorando per capire come mai quei 7 pregiudicati fossero lì, in quello stabile».


Nel Rione Sanità, ha inoltre fatto sapere il questore, «stiamo andando a saturazione e manterremo questo stato di cose per il tempo necessario a garantire a quella realtà di far emergere la parte sana». In quell'area si sta lavorando '«in forte sinergia con i carabinieri e tutte le forze dell'ordine».


Il summit di camorra nel rione Sanità, interrotto ieri dai Falchi, rientra nei servizi di controllo del territorio portati avanti dalla polizia, insieme con i carabinieri e la GdF volti a «saturare» l'area e a contrastare l'attivismo di clan camorristici locali. Nel pomeriggio di ieri, i Falchi sono intervenuti nel cortile di uno stabile, dove era stato intercettato un gruppo di sette giovani sospetti, tutti pregiudicati e contigui al clan Vastarella. Alla vista degli agenti hanno tentato di fuggire, ma sono stati bloccati dai Falchi, insieme con altre unità del Reparto Prevenzione Crimine. Due dei sette pregiudicati sono stati arrestati: si tratta di Fabio Vastarella, di 33 anni, già agli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile, nel 2016, del reato di ricettazione di un'auto provento di rapina.

L'uomo è nipote di Patrizio Vastarella, capo dell'omonimo clan, persona di elevato spessore criminale, con numerosi precedenti penali.
L'altro arrestato è Antonio Stella, di 34 anni, per porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo è stato trovato in possesso di un'arma da fuoco, modello Phyton 357 Magnum, con matricola abrasa, di cui ha provato a disfarsene nel momento in cui si è accorto degli agenti. Gli altri cinque sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, per aver tentato di impedire l'intervento degli agenti. Uno di essi, P. D., risulta essere stato ferito con colpi d'arma da fuoco in un agguato di camorra dello scorso novembre. Tutti annoverano numerosi precedenti penali e risultano attigui al clan Vastarella. Sono in corso approfondite indagini volte a delineare le motivazioni di quello che si può definire un vero e proprio «summit», propedeutico presumibilmente alla consumazione di eventi criminosi.




«Segna un cambio di passo, mira a creare maggiore sinergia tra sicurezza pubblica e sicurezza urbana che sono facce della stessa medaglia» ha detto Antonio De Iesu, parlando del decreto sul daspo urbano. «È sicuramente una cosa utile - ha affermato - perché avvicina le prerogative del sindaco a quelle delle autorità di pubblica sicurezza». Il decreto «non attribuisce poteri straordinari al sindaco, non lo rende un 'sindaco sceriffò, ma si danno strumenti al Comune anche, per esempio, sulla questione dei parcheggiatori abusivi contro i quali, al momento, gli strumenti sono inesistenti». «Il decreto è stato molto sostenuto dal ministro Minniti - ha concluso - dà la possibilità al sindaco di evitare forme di degrado e mette in stretto contatto, in forte sinergia, tutte le forze dell'ordine».



 
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