Napoli, Radicali piantano
e donano semi di cannabis

Napoli, Radicali piantano e donano semi di cannabis
Martedì 23 Maggio 2017, 13:14
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Distribuzione di semi di cannabis anche a Napoli, il prossimo 25 maggio. Gli esponenti di Radicali italiani, in occasione di un incontro pubblico sul tema 'Legalizzare la cannabis? Parliamone', pianteranno pubblicamente i semi e li distribuiranno anche. Non solo, una tessera onoraria del Radical Cannabis Club, con dentro un semino di cannabis, sarà consegnata al sindaco Luigi De Magistris. Prosegue, dunque, il tour antiproibizionista di Radicali Italiani. All'appuntamento napoletano, si legge in una nota dei Radicali, parteciperanno il tesoriere di Radicali Italiani Michele Capano, la presidente Antonella Soldo, il sindaco Luigi De Magistris, Andrea Furgiuele e Antonello Sannino, segretario e presidente dell'associazione radicale Ernesto Rossi, e Raffaele Minieri, della direzione nazionale di Radicali Italiani. Anche a Napoli, come già fatto in tante altre città, gli esponenti di Radicali Italiani pianteranno pubblicamente semi di cannabis come azione di disobbedienza civile per chiedere che il Parlamento riprenda il dibattito sulla cannabis legale e e discuta la legge di iniziativa popolare firmata da 60 mila cittadini italiani, depositata a novembre alla Camera da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, insieme alle più importanti organizzazioni antiproibizioniste.
In Italia, ricordano i Radicali, detenere, vendere o cedere un seme di cannabis è legale, ma chi lo pianta e avvia una coltivazione rischia da due a sei anni di reclusione e una multa fino a 77.468. «Il proibizionismo ha fallito causando danni enormi alla salute dei cittadini, alla giustizia e arricchendo mafie e organizzazioni terroristiche. Anche chi si batte in prima linea contro la criminalità oggi riconosce che legalizzare la cannabis è semplicemente un provvedimento di buon senso su cui il nostro paese sta accumulando un ritardo dannoso. Per questo continueremo a piantare »semi di libertà« in giro per l'Italia, per suonare la sveglia a un parlamento ancora prigioniero dell'ideologia proibizionista», spiegano Michele Capano e Antonella Soldo.
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