Napoli, «sparisce» la statua del dio Nilo: cominciano i restauri, tornerà prima di Natale con la testa della sfinge | Foto

Napoli, «sparisce» la statua del dio Nilo: cominciano i restauri, tornerà prima di Natale con la testa della sfinge | Foto
di Marco Perillo
Mercoledì 10 Settembre 2014, 18:18 - Ultimo agg. 17 Marzo, 15:34
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Napoli. Che è successo al dio Nilo? In questi giorni la celebre statua del «corpo di Napoli», situata nell'omonima piazzetta del centro storico partenopeo, è «sparita». E' stata infatti coperta da teli e ponteggi, non più visibile agli occhi di tutti.

Niente paura, il monumento-simbolo della città tornerà prestissimo, in meno di due mesi.

Sono infatti cominciati gli attesi lavori di restauro, nel corso dei quali sarà finalmente ricollocata la testa di sfinge appartenente al gruppo scultoreo, ritrovata dopo diversi anni dai carabinieri.

La statua sarà così restituita nel massimo del suo splendore alla città, pulita e restaurata entro fine novembre. Una sorta di «regalo di Natale» come ha sottolineato l'avvocato Carmine Masucci, presidente del Comitato per il restauro della statua del Corpo di Napoli promotore dell'iniziativa. I lavori saranno svolti sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta e della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli.

Poco dopo il recupero della testa della sfinge, sparita negli anni Cinquanta del secolo scorso, il Comitato ha lanciato una campagna intitolata «Mettiamo la testa a posto», per ricollocare la testa della sfinge nel luogo di pertinenza. L'inziativa ha avuto grande successo: l’idea è stata quella di una partecipazione dal basso; con 2 o 5 euro si può acquistare una cartolina recante la riproduzione di un disegno di Lello Esposito e contribuire così al riposizionamento del capo della sfinge. La raccolta fondi ha visto finora coinvolte circa 1400 persone; un elenco di queste sarà presto pubblicato - con tanto di ringraziamenti -sul sito www.comitatocorpodinapoli.it

«L'iniziativa non si è ancora conclusa - racconta Masucci - e si protrarrà fino al 30 ottobre». Per il restauro della statua - se ne sta occupando la ditta Klanis - è stata necessaria una cifra che si aggira intorno ai 16 mila euro. Sarà ripulito il basamanto, poi la scultura tornerà agli antichi splendori, con tanto di «testa a posto».

Una storia singolare, quella del complesso scultoreo del dio Nilo, venerato a Napoli fin dall'epoca alessandrina. Quando la statua riapparve nel XII secolo - fu edificata nel II o III secolo d.C. - fu rinvenuta acefala. Il dio Nilo - simbolo di fertilità e prosperità - è raffigurato come un vecchio barbuto e seminudo disteso su una pietra, accompagnato da una cornucopia e con i piedi appoggiati sulla testa (anch'essa sparita) di un coccodrillo. La sfinge accompagnava spesso la rappresentazione del dio, tanto che anche il Nilo dei Musei Vaticani è connotato dalla presenza dell’animale mitico.

«Faremo una grande festa in piazza quando il restauro sarà campletato - commenta Masucci -. E finalmente si parlerà di Napoli per qualcosa di bello e positivo».

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