Napoli. «Restituire la dignità», progetto Rotary-Comune di Napoli per gli «ultimi della città»

Napoli. «Restituire la dignità», progetto Rotary-Comune di Napoli per gli «ultimi della città»
di Maurizio Cerino
Martedì 10 Maggio 2016, 11:46
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Li vediamo avvolti in coperte, in box fatti di cartone per creare sia un aleatorio riparo dal freddo, sia per avere un minimo di privacy e anche un'idea, del tutto personale, di casa. Vivono oltre i margini della società e di loro, nei frenetici ritmi della quotidianità, quasi nessuno fa caso a loro. Li chiamano homeless, ossia senza casa, quasi a voler addolcire uno stato sociale che va oltre l'indigenza assoluta, ma in realtà sono dei senza tutto. Ciascuno ha una storia alle spalle, una strada senza ritorno, un percorso che ha portato loro a perdere praticamente tutto. Anche e, soprattutto, la loro dignità. Di fronte a tale degrado e a un numero sempre crescente di «ultimi» nasce il progetto «Restituire la Dignità», lanciato dai dieci club partenopei dei Rotary riuniti, per l'occasione, nel gruppo partenopeo distretto 2010. Come a dire: l'unione fa la forza poter poter realizzare, all'interno del «Real albergo dei poveri (Palazzo Fuga), nell'ala di via Bernardo Tanucci un luogo dove i «senzatutto» potranno trovare un luofo dove poter curatre il proprio corpo con docce, bagni e tutti quei presìdi per ritrovare il decoro della propria persona. Dice l'avvocato Maria Rosaria La Rosa, interfaccia con le istituzioni dei gruppi Rotary impegnati: «la solidarietà, da sola, non basta: non risolve. Pensiamo che i rotariani debbano fare di più, debbano andare oltre la occasionale espressione di filantropia. La nostra piccola ruota mettendosi in movimento deve creare sinergia, deve innescare processi virtuosi. Abbiamo fatto così una scelta precisa, emblematica: abbiamo deciso di realizzare questo progetto con l’istituzione pubblica, il Comune di Napoli, ed abbiamo deciso di voler far essere il Rotary il soggetto sussidiario che mette la “prima pietra”, con l’allestimento di vani-docce e un punto di accoglienza, dell’opera di riapertura del Real Albergo dei Poveri, voluto da Carlo III esattamente per “accogliere le migliaia di diseredati che affollavano la capitale”».
Per far questo i gruppi hanno avviato una raccolta di fondi, una sotto la supervisione della «Rotary Foundation», con una procedura complessa quanto rigorosa: 80mila euro che saranno consegnati al comune di Napoli quale contributo per la realizzazione di questo punto di accoglienza per gli «ultimi» di Napoli. L’ente comunale ha deliberato una spesa di 200mila euro. Insieme con i progettisti del Comune il gruppo partenopeo distretto 2010 dei Rotary ha affiancato propri tecnici per con l’ingegnere Luigi Ascione. «Per l’espletamento di tutte le pratiche burocratiche, l’approvazione del progetto da parte della competente Soprintendenza e l’avvio delle procedure operative è trascorso un anno – dice l’avvocato Maria Rosaria La Rosa – ma tutti gli enti interessati hanno dimostrato grande disponibilità e sensibilità per dar vita al progetto». E, alla fine del lungo percorso organizzativo, domani alle 17,30, la presentazione alla città, a Palazzo Serra di Cassano, presenti i funzionari e tecnici del Comune di Napoli e i dieci presidenti dei club partenopei: Gianbattista Felici R.C.Napoli, Giancarlo Russo R.C.Napoli Nord, Maria Rosaria La Rosa R.C.Napoli Nord Est , Gianni Fierro R.C.Napoli Ovest, Ludovico Russo R.C.Napoli Est, Luciano Gaudiani R.C.Napoli Sud Ovest, Giamaria Brunese R.C.Napoli Flegreo, Gianni Tomo R.C.Napoli Castel dell'Ovo, Francesco Bifulco R.C.Napoli Posillipo, Pasquale Palescandolo R.C.Napoli Castel S.Elmo.
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