Napoli, Romeo Gestioni lascia le pulizie
del Cardarelli: «Serve l'Esercito»

Napoli, Romeo Gestioni lascia le pulizie del Cardarelli: «Serve l'Esercito»
Sabato 3 Dicembre 2016, 20:23 - Ultimo agg. 4 Dicembre, 10:00
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Romeo Gestioni lascia la gestione delle pulizie nell'ospedale Cardarelli e dice: 'Forse serve solo l'Esercito per fare le pulizie'. La società sottolinea di aver presentato esposti e denunce «contro minacce e intimidazioni» e «per risposta arrivano avvisi di garanzia: impossibile adempiere al contratto, addio a 24 milioni di fatturato». La società, in una nota, sottolinea: «Un nostro dirigente è sotto inchiesta con ipotesi di reato aggravato dall'articolo 7 della legge 203 del 1991», vale a dire, si evidenzia alla Romeo Gestioni, «comportamenti collusivi con la camorra» «Da oltre dieci giorni Romeo Gestioni è al centro di notizie riguardanti inchieste preliminari che coinvolgono alcuni dirigenti e funzionari del Gruppo» si rileva nella nota.

«Tra le ipotesi di reato vi sarebbero comportamenti collusivi con clan camorristici nell'ambito della commessa per la gestione delle pulizie all'ospedale Cardarelli di Napoli» è scritto. «Ipotesi di reato che leggiamo con amarezza e stupore - rileva Romeo Gestioni - perché possiamo ampiamente dimostrare tutte le attività di allarme, di denunce e di bonifica delle maestranze, effettuate da Romeo Gestioni dal momento del subentro alle ditte che precedentemente erogavano il servizio in oggetto al Cardarelli. A propria tutela infatti Romeo Gestioni ha avviato da subito una azione di rigoroso controllo del personale passato alle proprie dipendenze; tale attività ha prodotto, dal primo novembre 2014 al 15 novembre 2016, 7 esposti alla Procura della Repubblica, 2 note documentate alla Prefettura di Napoli e all'Anac, 400 provvedimenti di contestazioni, interessanti circa 200 diversi dipendenti, che hanno dato luogo a 6 provvedimenti di ammonizione, 134 applicazioni di multe, 60 provvedimenti di sospensione dal lavoro, 10 provvedimenti di licenziamento, 6 trasferimenti in altri cantieri».
Secondo la società «a nessuno dei suddetti atti ha fatto riscontro alcuna attività di prevenzione o di tutela da parte delle autorità competenti e forze dell'ordine. Ciò nonostante, Romeo Gestioni, finora ha responsabilmente evitato di interrompere l'erogazione dei servizi previsti dalla commessa». Prosegue la nota: «Ma oggi, la notizia dell'indagine, così come è prefigurata, ci impone la decisione di chiedere la risoluzione del contratto - con citazione presso il Tribunale di Napoli - per sopraggiunti, gravi motivi di impossibilità di adempimento. Decisione obbligata di tutela, per evitare il paradosso che il rispetto del contratto di lavoro e della legge vigente in materia, si prefiguri a ulteriore nostro danno come una reiterazione dei reati contestati. Forse bisognerebbe accettare l'idea che solo l'Esercito o le forze dell'ordine potrebbero garantire il servizio a cui necessariamente rinunciamo».
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