Napoli. Preti, crisi delle vocazioni
accorpate le parrocchie

Napoli. Preti, crisi delle vocazioni accorpate le parrocchie
di Maria Chiara Aulisio
Domenica 17 Settembre 2017, 09:35
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Diminuiscono le vocazioni, mancano i sacerdoti e le parrocchie si accorpano per risparmiare tempo, danaro e soprattutto personale. D'altronde Bergoglio l'allarme lo aveva lanciato: attenzione, ogni anno sono oltre 2mila i religiosi che abbandonano la chiesa mentre il diavolo è sempre dietro l'angolo pronto a fare la sua parte. E siccome anche a Napoli tocca la sua parte di transfughi ecco che qualche sacerdote ha deciso di correre ai ripari. Don Michele Madonna, parroco della chiesa Santa Maria di Montesanto, prende carta e penna e scrive a tutti i parrocchiani dando loro appuntamento il 20 settembre, alle ore 20, in sagrestia per una importante comunicazione.


Da quel giorno infatti la sua chiesa diventerà tutt'uno con quelle di San Liborio alla Carità e Santa Maria ogni bene ai Quartieri Spagnoli: «La nostra famiglia parrocchiale si è allargata - spiega padre Michele - Così come quando in una famiglia nascono altri figli, i genitori devono apportare cambiamenti nella loro vita, nelle loro abitudini di sempre e nella propria casa, anche noi dobbiamo aprirci ai cambiamenti che Dio vuole». Dunque, niente sarà più come prima. A cominciare dal ruolo di don Michele Madonna che, oltre a fare il parroco a Montesanto, diventerà anche «amministratore» delle altre due parrocchie con l'inevitabile incremento di lavoro che ne deriva e la conseguente richiesta di aiuto e collaborazione ai fedeli. «Dovremo cominciare a ragionare come una sola grande famiglia - si legge ancora nella nota inviata ai parrocchiani - per questo motivo voglio iniziare l'anno pastorale invitandovi ancora una volta a essere uniti e camminare insieme».


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