Napoli, le case di Scampia agli abusivi:
indaga la Corte dei Conti

Napoli, le case di Scampia agli abusivi: indaga la Corte dei Conti
di Daniela De Crescenzo
Venerdì 16 Febbraio 2018, 06:58 - Ultimo agg. 13:10
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Assegnazione delle case di Scampia: adesso indaga la Corte dei Conti. Dopo le inchieste giornalistiche partite nel 2017 e l'esposto presentato dal consigliere comunale Andrea Santoro, il Procuratore regionale Michele Oricchio ha affidato il fascicolo al viceprocuratore Marco Catalano. A lui il compito di verificare se gli atti della giunta De Magistris in materia di assegnazione degli alloggi abbiano procurato danni economici alle già disastrate casse dell'ente. Sul tema, del resto, c'è stato anche un esposto del Pd, firmato da Valeria Valente, e indirizzato oltre che alla magistratura contabile anche alla Procura di Napoli.
 


Adesso la magistratura contabile, che ha affidato le indagini alla Guardia di Finanza, dovrà esaminare una serie di provvedimenti a partire dallo stop al bando varato nel 2011 per l'assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica. Un provvedimento molto discusso, visto che erano arrivate più di undicimila domande, e tremila pratiche erano state già esaminate dalla commissione provinciale. Lavoro sprecato, speranze calpestate. Al momento, se mai si liberasse una casa e non venisse immediatamente assaltata dagli abusivi, bisognerebbe attingere alla graduatoria del 1995. Una situazione assurda, come è stato più volte segnalato dai sindacati del settore.
 
Ma gli interrogativi aperti sono anche molti altri. Agli inquirenti toccherà verificare il possibile danno erariale procurato dalle delibere e dai bandi varati dall'amministrazione comunale tra il 2017 che hanno stabilito, con criteri via via più estensivi, l'assegnazione provvisoria degli alloggi di Scampia agli occupanti abusivi non sanabili, inclusi quelli che per ora non hanno pagato né l'indennità di occupazione né le tasse comunali (dovranno sottoscrivere un piano di rateizzazione anche se non lo hanno fatto finora). Il Pd ha anche segnalato le delibere 108 del 2014 e 408 del 2017 con la quale si stanziano trecentomila euro per la messa in sicurezza degli immobili comunali, inclusi quelli occupati abusivamente. Si tratta di provvedimenti che hanno danneggiato le casse dell'Ente? Lo stabiliranno le indagini delle Fiamme Gialle delegate dalla procura regionale a stabilirlo.

Del resto la Corte dei Conti si occupa da tempo della tolleranza delle occupazioni abusive da parte degli enti pubblici. La Procura regionale della Campania ha aperto un fascicolo sull'occupazione dell'immobile in via Cardinale Prisco, di proprietà del Comune di Napoli, utilizzato come sede dal centro sociale Insurgencia. Anche questa indagine è condotta dal vice-procuratore Marco Catalano e rientra in un più ampio filone d'indagine che mira ad accertare la possibilità di mancati incassi dei fitti per gli immobili comunali, a causa delle occupazioni abusive o della mancata formalizzazione dei contratti di locazione. I locali pubblici finiti sotto la lente d'ingrandimento degli 007 della magistratura contabile sono circa una decina e sono sparsi in tutta la città: dal centro storico, al lungomare, fino ai quartieri periferici.

La Guardia di Finanza, poi, sempre su delega della Corte dei Conti, sta passando al vaglio la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata affidati dalla Città Metropolitana al consorzio Sole: diciannove i Comuni nel mirino.
Il procuratore Ferruccio Capalbo, invece, indaga sulla drammatica situazione degli alloggi occupati abusivamente al Parco Verde: sembra che in quel rione sia difficile perfino per le forze dell'ordine ricostruire una mappa dei residenti.

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