Napoli. Sequestrato il treno della Cumana deragliato. Aperte due inchieste

Napoli. Sequestrato il treno della Cumana deragliato. Aperte due inchieste
Mercoledì 17 Febbraio 2016, 19:33 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 09:01
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La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto il sequestro del treno della Ferrovia Cumana deragliato stamattina poco prima dell'arrivo nella stazione Torregaveta di Bacoli, in provincia di Napoli, e l'area circostante l'incidente. Il magistrato di turno ha disposto anche una serie di perizie che verranno effettuate nella giornata di domani. Successivamente inizieranno i lavori di rimozione del convoglio che sarà riportato in officina per i lavori di riparazione. Aperta anche una inchiesta dall'Eav.

Questi i fatti. Deraglia un treno della ferrovia Cumana a Bacoli, comune della zona flegrea alle porte di Napoli: il bilancio è di una sola persona contusa, grazie anche al palo elettrico che ha retto all'urto e ha bloccato la corsa del convoglio, ma l'episodio riaccende i riflettori sull'emergenza trasporti in Campania. Decine di migliaia di persone viaggiano su un parco treni vetusto e poco sicuro, in un quadro aggravato da agitazioni sindacali che - come avviene negli ultimi giorni per l'altra grande ferrovia locale, la Circumvesuviana - fanno saltare corse senza preavviso mettendo in ginocchio la circolazione e l'utenza. Stamane, intorno alle 7, l'ennesimo incidente, nella stazione di Torregaveta. Il treno della Cumana, in un tratto per fortuna percorso a velocità ridotta, esce dai binari e urta contro un palo. Tanta paura per i pochi passeggeri a bordo, una donna viene accompagnata in ospedale per una forte contusione a un ginocchio. Si indaga sulle cause: l'ipotesi più plausibile è il cedimento strutturale del convoglio (sono stati trovati pezzi meccanici vicino ai binari) oppure problemi ai binari. Il magistrato della Procura di Napoli ha disposto il sequestro del convoglio e dell'area dove è avvenuto l'incidente. L'episodio richiama quello dello scorso 28 dicembre, nei pressi della stazione Dazio, tra il quartiere Bagnoli di Napoli e Pozzuoli, quando un treno della Cumana uscì lateralmente dai binari urtando contro un altro convoglio.

Il precedente. Domenica scorsa hanno invece preso fuoco due vagoni di un treno della ferrovia Circumvesuviana, sulla linea Napoli-Baiano: soccorsi tempestivi e nessun ferito, ma è stato un altro campanello d'allarme sulle condizioni delle ferrovie regionali. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ricorda, anche oggi, che il caos trasporti in Campania «è stato causato da chi ci ha preceduti», accuse che il suo predecessore Stefano Caldoro respinge al mittente. De Luca annuncia l'acquisto di 25 nuovi treni e 300 pullman, oltre che interventi nelle stazioni. «La situazione delle infrastrutture - ammette Umberto de Gregorio, presidente dell'Eav, la holding regionale da cui dipendono Cumana e Circumvesuviana - è da ricostruire». Legambiente Campania, con il direttore Antonio Gallozzi, paragona i dati sul trasporto pubblico regionale a «un bollettino di guerra». «Treni troppo vecchi - dice - e lontani dagli standard europei: i 431 treni in circolazione sulla rete regionale hanno una età media di 17,3 anni; il 78% ha più di 20 anni».

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