Napoli, svolta Bagnoli. Il tribunale:
ok all’accesso ai suoli

Napoli, svolta Bagnoli. Il tribunale: ok all’accesso ai suoli
di Gerardo Ausiello
Giovedì 27 Ottobre 2016, 13:50
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Via libera alle caratterizzazioni. Eccolo il verdetto del Tribunale di Napoli, che avrebbe accolto in queste ore l’istanza presentata dal commissariato per Bagnoli. Salvo Nastasi aveva chiesto di poter accedere alle aree sotto sequestro per avviare appunto le caratterizzazioni, ovvero l’insieme delle attività che consentono di determinare i livelli di inquinamento dei terreni. Senza queste indagini non è infatti possibile stabilire con certezza quali siano le aree da bonificare. 

Il commissariato si è mosso in questa direzione dopo aver verificato le regole di ingaggio affidate dal Tribunale al geologo Claudio Galli, il super perito che ha il compito di fare chiarezza sulle bonifiche realizzate in passato: per effettuare la sua indagine, in pratica, Galli non dovrà disporre ulteriori rilievi sul posto ma passare al setaccio migliaia e migliaia di pagine, quelle contenenti i risultati delle analisi, le conclusioni della Procura, la difesa degli ex amministratori di Bagnolifutura. E allora, è il ragionamento fatto da Nastasi, l’attività di caratterizzazione non entrerà in alcun modo in conflitto con quella del perito. Da qui l’istanza, presentata a fine settembre, che sarebbe stata giudicata positivamente dal Tribunale. Proprio su questo aspetto si è soffermato ieri il premier Matteo Renzi durante il forum nella redazione de Il Mattino: «Pur nel rispetto dell’indipendenza del potere giudiziario, auspico una decisione che arrivi rapida e solerte. Prima si può entrare, prima si può risolvere il problema». 

È una nuova, significativa svolta, a poche ore di distanza dai passi in avanti compiuti sul fronte delle gare: tre delle sette avviate dalla nuova governance (il soggetto attuatore Invitalia con il commissario Nastasi), relative a siti non sottoposti a sequestro da parte della magistratura, sono state infatti aggiudicate e autorizzate dall’Autorità anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, con la consegna delle aree per i cantieri: sono le gare finalizzate alla rimozione dell’amianto, alla manutenzione della barriera idraulica della colmata e alla bonifica e riqualificazione dell’arenile nord. Ma a questo punto, con l’ok del Tribunale, anche le altre quattro, a vario titolo collegate alle caratterizzazioni, potrebbero essere sbloccate nelle prossime ore. Il primo cantiere che aprirà i battenti è quello dell’arenile nord, i cui lavori dovrebbero durare un paio di mesi per una spesa complessiva di 550mila euro. Punto di partenza dell’intervento sono i rilievi dei tecnici dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che hanno effettuato una specifica indagine, una sorta di mini-piano per le caratterizzazioni. È tutto nero su bianco in un dossier di sei pagine, dove vengono descritte nel dettaglio le condizioni dell’arenile nord, bonificato nel 2009. Di proprietà del Demanio come tutti i litorali, è in parte affidato ai privati (lido Fortuna e lido Arenile) e in parte al Comune di Napoli per la stagione estiva. 

È proprio all’interno del lido comunale che, secondo l’Ispra, si registrano le maggiori criticità: «Nell’area interdetta, posta sulla battigia, a ridosso della scogliera, manca completamente sia il materiale di ripascimento, sia il tessuto-non tessuto (il telo semi-permeabile di separazione tra le sabbie contaminate e quelle di ricoprimento, ndr), sia un tratto di scogliera, mentre in corrispondenza dello scolo delle acque dalla zona docce è stato asportato il materiale di ripascimento per spessori variabili da 20 a 50 centimetri». Complessa pure la situazione nel lido Arenile dove, presso l’area Nesis, si registra «la completa asportazione della sabbia di ripascimento e del sottostante telo in una fascia di circa 13 metri di larghezza dalla linea di costa con conseguente affioramento di sabbia marina». Destano invece meno preoccupazione le condizioni del lido Fortuna. Di tutto ciò si dovrà naturalmente tenere conto nelle opere di bonifica e risistemazione dell’arenile che prevedono, oltre al ripascimento, anche l’installazione di bagni, cabine e docce.
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