Napoli in rivolta contro i taxi:
«Una follia, fermate il caro tariffe»

Napoli in rivolta contro i taxi: «Una follia, fermate il caro tariffe»
di Valerio Esca
Lunedì 27 Febbraio 2017, 08:43 - Ultimo agg. 09:14
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È guerra sull'aumento delle tariffe dei taxi. «Impensabile che con un servizio pubblico scadente come quello di Napoli, si possa soltanto pensare di ritoccare al rialzo le corse dei taxi, sarebbe una follia». Ne è convinto il presidente di Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo. Il progetto dell'adeguamento delle tariffe per le auto bianche è alla base dell'accordo politico tra il sindaco de Magistris e il ras dei tassisti napoletani Ciro Langella, suggellato dal «salto della quaglia» del consigliere comunale dal gruppo di Lettieri (Prima Napoli), a quello di maggioranza, DemA. Il patto di ferro tra i due prevede un ventaglio di cose da fare: oltre all'aumento delle tariffe, si parla di circa il 20%, ci saranno da riorganizzare i posteggi, redigere il nuovo regolamento per il trasporto pubblico non di linea (compresi Ncc), la lotta all'abusivismo e il trasporto scolastico.


Langella, fidatissimo dell'europarlamentare Pd Massimo Paolucci, è stato già etichettato a Palazzo San Giacomo come «l'assessore ombra».
Ma cosa lamenta la Federconsumatori? «Abbiamo Anm in difficoltà spiega Stornaiuolo - lo stesso numero di mezzi pubblici di Pordenone e Mestre, una Vesuviana allo sbando, e se davvero si dovesse arrivare all'aumento delle tariffe dei taxi allora saremo costretti a camminare tutti a piedi. Napoli è una città povera prosegue il presidente di Federconsumatori piena di disoccupati, di giovani inoccupati, di studenti universitari e non lo dico io, lo dicono i numeri. In questa galassia è assolutamente impensabile un adeguamento all'insù delle tariffe dei taxi. Sarebbe un atto scellerato. Speriamo che il sindaco ci ripensi».



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