Napoli. Il vescovo di Acerra prega
per «non pieno utilizzo» inceneritore

Napoli. Il vescovo di Acerra prega per «non pieno utilizzo» inceneritore
Venerdì 23 Dicembre 2016, 13:05 - Ultimo agg. 16:35
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Pregare per «scongiurare il presunto 'pieno utilizzò del termovalorizzatore» di Acerra ed illuminare i rappresentanti delle istituzioni regionali «nelle scelte a salvaguardia del creato e promuovere le necessarie bonifiche, il monitoraggio dell'aria, la prevenzione medica».


È l'invito rivolto ai fedeli della Diocesi, dal vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, che ha anche scritto al presidente della Regione Campania, esortando lui e l'intera sfera istituzionale regionale, «in nome della funzione altissima che siete chiamati a svolgere, ad evitare, scongiurare, il presunto 'pieno utilizzò dell'inceneritore». Nella lettera, inviata al governatore campano, al vicepresidente della Regione con delega all'ambiente, Fulvio Bonavitacola, alla Giunta e al Consiglio, chiede «in nome della promessa compiuta da Dio nato a Betlemme» che anche i politici mantengano «le loro promesse di bonifica e risanamento del territorio, piuttosto che continuare ad esasperare - ha scritto - e a sfidare la collera dei poveri che continuano a contare vittime nelle proprie famiglie per un ambiente malato e reiteratamente colpito».


Secondo il vescovo l'eventuale pieno utilizzo dell'impianto di incenerimento rifiuti, avrebbe come conseguenza il «drammatico, inspiegabile e irresponsabile accanimento - ha scritto - che potrebbe rivelarsi mortale per una Città che ha già pagato a caro prezzo scelte sbagliate e perverse di sviluppo, e che non può continuare a pagare per tutta la Regione o per gli errori compiuti».
Di Donna, quindi, ha scritto anche ai parroci della diocesi, chiedendo che nel giorno di Natale invitino «i fedeli a rivolgere forti invocazioni al Signore perché di fronte a rinnovati pericoli in relazione all'inquinamento ambientale, siano difese la vita e la salute degli abitanti di questo territorio; perché i nostri amministratori, comunali e, in particolare, regionali, siano illuminati nelle scelte a salvaguardia del creato e promuovano le necessarie bonifiche, il monitoraggio dell'aria, la prevenzione medica; perché non ci siano più madri e padri che piangano figli morti per l'inquinamento ambientale; perché le nostre città non siano più oggetto di 'scartò; perché sia promossa la vocazione agricola delle nostre terre».
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