Vigile ucciso a Napoli. Una ricchezza ostentata e carriera-lampo finita subito

Vigile ucciso a Napoli. Una ricchezza ostentata e carriera-lampo finita subito
di Paolo Barbuto
Giovedì 10 Marzo 2016, 16:22
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Mariolino, nel racconto dei vigili, è un uomo cordiale con il quale è piacevole lavorare. Sorridente, un po' guascone, pronto alla battuta e capace di parlare di ogni argomento. «Mariolino» era Manlio Barometro, l'uomo freddato martedì sera a Ponticelli: luogotenente della polizia municipale dalla carriera moderata e dalla vita intensa.La cosa che colpiva i colleghi di lavoro era l'ostentazione della ricchezza.
 



Parlava di auto, moto, vacanze ma, soprattutto, appena poteva tirava fuori dalla tasca il portasoldi con le banconote: non mancavano mai i «pezzi» da cinquecento euro, quelli che in pochi hanno visto e che invece Barometro mostrava spesso con soddisfazione. L'ostentazione, però, era solo un piccolo dettaglio del quale i colleghi, spesso, ridevano con amarezza.Una carriera in divisa inizialmente fulminate, poi arenata tutta d'un colpo. Venne destinato, dal comandate Giosuè Candita, alla guida dell'unità operativa di Ponticelli, a due passi dalla casa dove abitava e dov'era nato, in mezzo al suo quartiere nel quale era molto conosciuto. Quella nomina suscitò scalpore nel mondo dei vigili: era la prima volta che un agente semplice assumeva il comando di una unità operativa. Poi con il tempo arrivarono le difficoltà: i giovani partecipavano ai concorsi, li superavano e conquistavano gradi.

Così un agente semplice non poteva più comandare un'unità operativa e barometro lasciò Ponticelli. Arrivò a San Lorenzo, qualche tempo in strada e poi l'assegnazione alla postazione fissa presso il Giudice di Pace.Nel frattempo la vita personale galoppava. I colleghi ricordano che era esperto nella compravendita di automobili e che spesso aiutava gli amici nell'acquisto dell'auto.

Poi un tentativo in politica, nella lista municipale di Ponticelli con l'Udeur: scarsi risultati ma non se ne fece un cruccio. Per qualche tempo diventò anche imprenditore, pur conservando la divisa della polizia municipale: proprietario di un bar a Ponticelli, a due passi dal commissariato di zona. Esercizio commerciale chiuso dopo meno di due anni.Secondo i sussurri dei colleghi, invece, la vita sentimentale di Manlio Barometro sarebbe stata un po' turbolenta. Qualcuno andava dicendo in giro che «Mariolino» aveva un debole per una collega, nonostante fosse sposato. Ma lui stesso e tutte le persone a lui vicine hanno sempre smentito con vigore ogni diceria; e continuano a farlo ancora oggi che Barometro è morto. Però sapete come succede negli ambienti di lavoro: certe voci non si fermano mai, ed era tutto un sorridersi e darsi di gomito quando, durante le normali attività di lavoro, «Mariolino» si avvicinava a quella collega.
I sussurri, per un certo periodo, erano diventati un tormento per il luogotenente dei vigili. E quei velenosi sussurri non si sono fermati nemmeno quando la collega s'è sposata, causando ulteriori tormenti.

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