Napoli, niente verbali e palmari:
le multe sono a rischio

Napoli, niente verbali e palmari: le multe sono a rischio
di Paolo Barbuto
Giovedì 20 Ottobre 2016, 00:53 - Ultimo agg. 10:53
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Se lasci l’auto in divieto, in una città qualunque del mondo, quando vai a riprenderla hai enormi possibilità di trovare il foglietto con la multa sul parabrezza. A Napoli, in questi giorni, le possibilità diminuiscono a vista d’occhio: ogni foglietto strappato da un agente della polizia municipale riduce in percentuale le possibilità di fare altre contravvenzioni perché la dotazione dei blocchetti è agli sgoccioli.

Il motivo? Presto detto: a Napoli dall’inizio di ottobre dovevano diventare attivi gli avveniristici palmari con i quali la polizia municipale avrebbe dovuto multare gli automobilisti. Però siamo al venti di ottobre e quei palmari nelle mani dei vigili in strada non sono arrivati. Adesso voi vi chiederete che c’entra la vicenda dei palmari con quella dei blocchetti delle multe, e avete ragione a chiedervelo: il fatto è che, pensando di dover cambiare modalità di ingaggio con gli indisciplinati della strada, i vigili hanno ritenuto che non sarebbero stati più necessari i blocchetti cartacei, e così gli ordinativi sono stati sospesi. Però siccome i palmari non sono arrivati, quegli (odiosi, per gli automobilisti) fogli di carta non sono andati in soffitta, anzi servono come il pane. Ma sono quasi finiti.

Il comandante della polizia municipale di Napoli, Ciro Esposito, spiega che non ci sono problemi «fino ad ora nessun agente è rimasto senza blocchetto per le contravvenzioni e sfido chiunque a sostenere il contrario». Anche se è lo stesso comandante a chiarire che un problema si è verificato ma che il comando ha reagito con immediatezza.

Dall’inizio di questa settimana, alla sede del comando di via De Giaxa si sono presentati già diversi responsabili di unità operative della città e hanno chiesto di avere un’altra dotazione di blocchetti. Ne hanno avuti un po’, anche se le esigenze sarebbero elevatissime: pensate che le unità operative più «produttive» come quelle di Chiaia o del Vomero ad esempio, dall’inizio dell’anno ad oggi hanno lasciato circa cinquantamila verbali a testa sui parabrezza delle vetture dei napoletani indisciplinati. Adesso vi renderete conto della mole immensa di carta che serve e comprenderete perché si è giunti al livello di allarme.

Una versione ufficiale sulla mancanza di blocchetti per i verbali viene fornita dallo stesso comandante dei vigili che racconta un retroscena: «La nostra struttura prevede che ci sia un controllo costante sulle dotazioni. Così anche quando le scorte dei verbali iniziano a diminuire, dovrebbe scattare una segnalazione per far partire immediatamente l’ordine di nuovi blocchetti. In questo caso c’è stata una mancanza: chi avrebbe dovuto accorgersi della riduzione delle scorte non ha fatto partire la segnalazione, così nessun ordine è stato emesso e ci siamo ritrovati ad affrontare questo problema. Sappiate, però, che la persona responsabile della mancata segnalazione è stata già trasferita ad un altro ufficio». E, nel frattempo, è stata anche spedita in tutta fretta una richiesta alla società che produce i blocchi dei verbali per ottenere nel più breve tempo possibile una nuova fornitura da consegnare agli agenti che lavorano in strada. 

Attualmente i blocchetti per i quali è scattata l’emergenza sono quelli per le contestazioni in assenza del trasgressore: proprio quelli che troviamo sul parabrezza, per intenderci. Non c’è invece allarme per i verbali di contestazione in presenza del trasgressore, quelli che sono utilizzati quando una pattuglia ci ferma e, alla nostra presenza ci contesta un’infrazione.

L’ultimo profondo allarme sul fronte dei verbali risale al 2010. In quella occasione i blocchetti terminarono del tutto perché il fornitore dell’epoca fermò la produzione per ottenere il pagamento di consistenti arretrati da parte del Comune di Napoli. Durante quell’emergenza venne dato fondo anche alle dotazioni «di riserva» che il comando tiene da parte proprio per far fronte ad emergenze del genere. Ed è proprio quel fondo di riserva che, attualmente, sta consentendo ai vigili di elevare ancora qualche verbale.

Come spesso accade in casi del genere, la vicenda non viene percepita con la stessa intensità in tutte le zone della città: ci sono unità operative nelle quali non si è avuto sentore del problema; in altre, invece, la questione ha assunto un tale rilievo da imporre ai responsabili di rivolgersi agli agenti chiedendo un utilizzo parsimonioso degli importanti blocchetti che potrebbero terminare in ogni momento.

In attesa del rifornimento di verbali, che il comando aspetta in tempi strettissimi, resta sul tavolo anche la questione dei palmari che avrebbero dovuto entrare in funzione all’inizio di ottobre. Dal comando spiegano che «c’è stato un lieve ritardo ma tutto è sotto controllo, a novembre entreranno in funzione». Il fatto è che alla fine di agosto la svolta tecnologica della polizia municipale era stata annunciata come imminente e clamorosa: strumenti ipertecnologici avrebbero dovuto finire nelle mani degli agenti della municipale. Palmari dotati di telecamera per rilevare marca, modello e targa dell’auto, oggetti dotati di collegamento costante per dialogare direttamente con sistemi informatici in grado di «digerire» in tempo reale le notizie acquisite e produrre in maniera automatica la lettera verde da spedire a casa dell’automobilista indisciplinato per chiedergli il pagamento della sanzione. Palazzo San Giacomo spiegava ad agosto che questa tecnologia avrebbe consentito un recupero poderoso dell’evasione dal pagamento delle contravvenzioni e che avrebbe pure permesso un risparmio economico per via del percorso di gestione del documento ridottissimo: una procedura che attualmente costa 15 milioni, sarebbe arrivata a soli cinque milioni.
E infine, ciliegina sulla torta, l’automatizzazione del percorso avrebbe consentito di risparmiare lavoro d’ufficio agli agenti e avrebbe permesso l’utilizzo di 50 vigili in più lungo le strade. Bello, bellissimo, solo che tutto questo doveva accadere venti giorni fa.

Per adesso, invece, non ci sono palmari nelle mani dei vigili. E pure i blocchetti delle multe sono sempre più sottili.
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