Omicidio Silvestri, ergastolo
​annullato per i boss Abbinante

Omicidio Silvestri, ergastolo annullato per i boss Abbinante
di Viviana Lanza
Venerdì 24 Giugno 2016, 22:21 - Ultimo agg. 25 Giugno, 10:56
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La Corte di Cassazione, prima sezione, ha annullato la condanna all'ergastolo stabilendo un nuovo processo d'appello per i due fratelli e boss Abbinante, Raffaele e Antonio. L'accusa riguarda l'omicidio di Domenico Silvestri detto Mimì 'a svergognata, un delitto avvenuto il 19 maggio 1989 e destinato a incidere sulle sorti della camorra di Secondigliano permettendo- come hanno raccontato ben quindici collaboratori di giustizia- l'entrata sulla scena criminale di Secondigliano e di tutta la periferia a nord di Napoli del famigerato clan Di Lauro.

I giudici della Suprema Corte hanno accolto il ricorso della difesa (avvocati Claudio Davino e Giovanni Esposito Fariello) e disposto l'annullamento con rinvio della sentenza di condanna all'ergastolo per i due imputati. Raffaele Abbinante è accusato di aver ordinato il delitto Silvestri e di aver partecipato alla sua realizzazione, accusa per cui fu condannato al massimo della pena in primo e secondo grado, mentre Antonio Abbinante deve rispondere come presunto esecutore del delitto sulla scorta delle accuse di ex affiliati  che negli ultimi anni sono passati a collaborare con la giustizia, accuse che determinarono la sua condanna in appello a fronte di una assoluzione in primo grado. Il delitto Silvestri rimase per anni un cold case, un caso irrisolto su cui le indagini arrivarono a una svolta circa cinque anni fa in seguito al pentimento di ex capi e affiliati della camorra di Secondigliano, nell'era post faida di Scampia.
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